Nel Lazio aumentano le tariffe delle mense universitarie. Una spesa ulteriore per gli studenti, che il dorso romano de La Repubblica ha quantificato in 200 euro in più nell’anno accademico. L’annuncio è stato dato dall’ente regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza (LazioDiSCo) con una nota pubblicata sul sito web, scatenando le proteste degli studenti.
“Per garantire la sostenibilità del servizio di mensa, nonostante il tasso di inflazione abbia inciso fortemente sulle spese sostenute, dopo diversi anni, DiSCo ha dovuto prevedere degli adeguamenti tariffari, ridotti al minimo indispensabile per venire incontro alle esigenze degli studenti, mantenendo sempre e comunque un elevato standard qualitativo”, scrive LazioDiSco per spiegare la ragione dell’incremento delle tariffe. Una versione che, però, è contestata dalle associazioni di studenti.
Leone Piva, di Sinistra Universitaria, spiega a La Repubblica, che “tutto nasce il 24 maggio del 2023, quando la consulta di LazioDiSCo, composta da studenti di tutte le università del Lazio, è stata messa davanti a una scelta: alzare progressivamente il costo delle mense oppure tagliare di qualche centinaio d’euro le borse di studio per gli idonei beneficiari. Un anno e mezzo dopo alcuni fondi sono stati comunque decurtati e il prezzo dei pasti è aumentato”.
Gli studenti chiedono che sia l’intervento della giunta di Francesco Rocca per trovare i fondi che coprano i rincari. In Regione intanto, Eleonora Mattia del Pd, ha presentato un’interrogazione: “Aumentare i costi delle mense universitarie è un pessimo segnale da parte dell’Ente regionale DiSCo”, ha detto la consigliera regionale.