Una festa popolare quella di oggi nel quadrante Bravetta-Pisana, dove dopo 53 anni d’attesa ha aperto il mercato rionale per il quale i cittadini avevano raccolto le firme nel 1971. L’inaugurazione della nuova struttura, che conta 15 banchi incluso un bar, arriva dopo quella di via Gregorio VII, il mercato San Silverio, aperto nell’autunno del 2023. “Entro la fine della consiliatura contiamo di ultimare almeno quattro mercati che sono già in itinere”, spiega il presidente della commissione Commercio di Roma, Andrea Alemanni. Si tratta dei mercati di via Orvieto (Municipio VII), piazza Vespri Siciliani (Municipio II), mercato Niccolini in via Federico Torre (Municipio XII), mercato dell’Unità in via Cola di Rienzo (Municipio I). Quest’ultimo è realizzato con fondi giubilari e sarà ultimato entro il 2025, per gli altri il traguardo è entro fine del 2026, a scadenza della consiliatura. Nel piano comunale tuttavia sono in progettazione, alcuni anche in fase avanzata, numerosi mercati rionali in tutta la città. A parte quelli di via Sannio e via Magna Grecia, opere “monumentali” rispetto alle altre, gli altri su cui si sta lavorando sono quelli di San Giovanni di Dio, Colli Albani, Quarto Miglio, Piscine di Torre Spaccata, Forte Boccea che dovrà accogliere i banchi oggi su strada in via Urbano II e sul quale partiranno a breve i lavori.
“Tutti questi mercati hanno situazioni e storie diverse, in alcuni casi come per il mercato di Ponte Milvio bisogna fare soltanto i bandi per la somministrazione, in altri casi stiamo ragionando su una riconversione, è il caso di Torre Spaccata, che resterà sempre uno spazio commerciale ma magari al servizio di qualche attività della zona, domani ci sarà un’assemblea pubblica su questo”, racconta Alemanni. L’obiettivo è quello impostato a inizio consiliatura di creare poli di quartiere, non soltanto commerciali. E per accelerare le procedure burocratiche è al vaglio l’idea di un Ufficio di scopo dedicato ai mercati rionali. “È la mia proposta, l’ho avanzata al sindaco Roberto Gualtieri con il quale condividiamo la percezione che i mercati abbiano un potenziale enorme nella vita dei quartieri – prosegue Alemanni -. Il problema non sono né le risorse né le progettazioni, ma le lungaggini nelle comunicazioni tra tutti i dipartimenti coinvolti, per questo ritengo che un ufficio di scopo ci potrebbe permettere di accelerare”.
