Italiani, popolo di risparmiatori. Quasi la metà delle famiglie italiane riesce a risparmiare, e lo fa con meno ansie e preoccupazioni che in passato. Aumentano le famiglie che grazie al proprio risparmio riuscirebbero a far fronte ad una spesa improvvisa importante, e più di 3 famiglie su 4, dato stabile, ritengono di essere in grado di far fronte ad una spesa improvvisa di media entità. Tutto nero su bianco nell’indagine annuale Gli italiani e il risparmio, realizzata dall’Acri assieme all’Ipos.
La capacità di risparmio è anche facilitata dall’abilità di adattare i propri consumi alla situazione attuale: razionalizzazione delle vacanze, dice lo studio, del fuori casa e degli acquisti di prodotti semi-durevoli, a vantaggio di consumi domestici, di cura della persona e per il benessere e la prevenzione e la salute. Resta assai forte il legame percepito tra risparmio e sostegno al Paese; 3 su 4 lo ritengono importante, 1 su 5 ininfluente, con un consenso ancora maggiore tra i giovani (che mostrano un saldo di + 61 punti percentuali vs un saldo di +52 del totale popolazione). Il legame percepito tra responsabilità sociale e ambientale e lo sviluppo economico del Paese rimane rilevante, proseguono Acri e Ipsos con un comunicato, anche se non in crescita.
Il ruolo delle associazioni di categoria, dei corpi intermedi e del Terzo settore è percepito sempre rilevante nel promuovere la coesione sociale e lo sviluppo economico (rispettivamente 31% e 38%), specie per i cittadini più giovani (rispettivamente 36% e 46%). Gli italiani continuano a dichiararsi molto attivi sul fronte del volontariato, offrendo il proprio tempo e contribuendo finanziariamente per sostenere il Terzo settore e iniziative benefiche.
Il quadro delinea, quindi, una maggioranza del Paese che, avendo l`abitudine di risparmiare e di modulare le proprie spese a seconda del ciclo economico, riesce a stare meglio o comunque a contenere gli effetti negativi degli aumenti dei prezzi (49%), complice anche il calo di energia e tassi di interesse A questa si affianca una minoranza (17% delle famiglie italiane) che non riesce a uscire da una situazione di sopravvivenza o povertà, anche quando lavora, e si sente sempre più a rischio, non avendo più risorse cui attingere, o spese da ridurre.
Il risparmio rimane un elemento centrale nella vita degli italiani, anche per le persone più giovani, che lo vivono come uno strumento per realizzare i propri progetti, più che una abitudine familiare o come elemento di rassicurazione verso gli imprevisti del futuro. In ogni caso è dominante l`idea che il risparmio abbia un effetto positivo sulla propria vita e su quella del Paese, consentendo di realizzare una crescita che – auspicabilmente, dicono Acri e Ipsos – la si vorrebbe economica, sociale, civile e nel rispetto dell`ambiente.