Un campione di sangue potrebbe chiarire cosa ha determinato la morte di Margaret Spada, la ventiduenne morta a Roma dopo un intervento di rinoplastica.
Ne scrive oggi il dorso romano de La Repubblica, secondo cui la provetta di sangue, prelevato durante il ricovero al Sant’Eugenio, è diventato il nuovo obiettivo della procura di Roma. La pista principale rimane l’anestesia somministrata prima dell’intervento, un dettaglio che potrebbe celare un errore medico, una reazione allergica o un dosaggio eccessivo. La ragazza – spiega Repubblica – è rimasta tre giorni in terapia intensiva, un arco di tempo in cui il metabolismo potrebbe aver eliminato le tracce dell’anestetico iniziale a causa dei farmaci somministrati e dei processi fisiologici. Ecco perché quel campione, se esiste, è un elemento importante per stabilire un nesso tra l’anestetico e la sua morte.