Agrippa Iulius Caesar: l’erede ripudiato. Questo il titolo della prima esposizione del capolavoro marmoreo di recente catalogazione di proprietà della fondazione Sorgente Group.
Alla presenza del sovrintendente Capitolino ai beni culturali Claudio Presicce, del Presidente della Fondazione Valter Mainetti e di molti giornalisti e addetti ai lavori, è stata inaugurata la prima uscita pubblica del ritratto del figlio di Augusto. L’esposizione, ospitata nella splendida sala degli Arazzi dei Musei Capitolini è completata da altri due ritratti dello stesso Agrippa.
Ci spiega l’importanza della mostra la curatrice Valentina Nicolucci: “Un’esposizione di notevole importanza per vari motivi: intanto la presentazione per la prima volta di questo capolavoro; l’occasione di vederlo dialogare con altre due importanti opere: un altro Agrippa Postumo proveniente dalle Musei Capitolini e il secondo proveniente dalle gallerie degli Uffizi. Quindi un importante occasione per vederli vicini e capirne la storia delle scoperte archeologiche”.
Una dinastia complessa e con storie travagliate e sanguinose quella di Augusto, ben spiegata nelle grafiche della mostra con alberi genealogici e profili dei protagonisti.
Ci racconta la storia del personaggio la professoressa Laura Buccino dell’Università di Firenze che ne ha studiato la provenienza:
“Agrippa era l’ultimo figlio della figlia di Augusto, Giulia e di Agrippa, il braccio destro amico e generodi Augusto e fu chiamato postumo da Augusto stesso perché appunto il padre era morto pochi mesi prima della sua nascita”.
Il Professor Eugenio La Rocca si è trattenuto a rispondere alle numerose curiosità dei giornalisti evidenziando l’importanza dell’opera.
Consigliamo di approfondire la storia della dinastia augustea (ascoltate qui sotto la storia completa)
prima di far visita ai ritratti che sicuramente vi renderanno visivamente molte delle vicissitudini attraversate in una vita breve ma intense di Agrippa Postumo.
I ritratti saranno visibili fino al 27 aprile. La mostra è sostenuta dal Gruppo Sorgente e da Condotte 1880.