È stata inaugurata la nuova pista ciclabile Termini-Sapienza. L’itinerario si estende per 750 metri e collega l’ingresso principale della città universitaria La Sapienza in piazzale Aldo Moro, con la stazione di Roma Termini, lato via Marsala. La nuova pista ciclabile, sebbene lunga meno di un chilometro, rappresenta un’importante asse di collegamento per la mobilità sostenibile e il più importante scalo ferroviario, quello della Stazione Termini. La nuova pista ciclabile rappresenta anche un importante collegamento con il polo ospedaliero del Policlinico universitario Umberto I e con i numerosi poli terziari esistenti nel quadrante tra cui il Ministero dell’Interno e la Corte dei Conti. Ma questo non esaurisce la portata dell’intervento perché la nuova infrastruttura ciclabile si inserisce e completa la rete di mobilità dolce cittadina di un vasto areale, mettendo a sistema le direttrici ciclabili esistenti: l’asse di viale del Castro Pretorio, viale Pretoriano e via di Porta San Lorenzo e questo con la dorsale di viale del Policlinico e via Nomentana, irradiando in tal modo i suoi effetti in un’area ben più estesa del circoscritto perimetro dell’intervento.
Sulla nuova pista Termini-Sapienza, il sindaco il Roma, Roberto Gualtieri, ha affermato: “È bellissima. È stata realizzata in una sede protetta, confortevole e sicura. Risponde a una serie di problemi in modo intelligente – ha continuato il sindaco -. So che ce ne sono stati vari, ma questa è la dimostrazione che con il dialogo si possono sempre trovare soluzioni, e che si deve andare avanti”. Durante l’inaugurazione, l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè ha aggiunto: “Questa è la prima apertura di una ciclabile, abbiamo lavorato tanto nel corso di questi tre anni. La ciclabilità è fondamentale, abbiamo in programma tantissimi chilometri”, ha concluso.
L’itinerario della nuova pista ciclabile Termini-Sapienza è suddiviso in tre tratte principali che attraversano viale delle Scienze, viale dell’Università e via del Castro Pretorio, collegando due dei luoghi più vitali della Capitale: la più grande stazione ferroviaria d’Italia e l’Università più grande d’Europa. L’intervento ha visto la realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale lungo viale delle Scienze, con una larghezza di 2,5 metri, protetta da un cordolo e separata dalla carreggiata principale. Il progetto ha anche previsto la riorganizzazione degli spazi, con l’eliminazione della sosta in linea e la messa in sicurezza dell’attraversamento semaforizzato all’incrocio con viale dell’Università, dove sono state introdotte isole salvagente per garantire maggiore sicurezza ai ciclisti. Il tratto finale della pista, che arriva fino a via del Castro Pretorio, è stato realizzato riorganizzando la fascia pedonale e eliminando le aiuole ammalorate, permettendo una migliore fruizione dello spazio.
“Questi sono centinaia di metri preziosi che hanno un valore molto alto perché collegano due dei luoghi più importanti: la stazione Termini e la città universitaria”, ha sottolineato il sindaco. “C’è tanto altro intorno, come il Policlinico Umberto I, l’Aeronautica militare e il ministero dell’Interno. Questo è solo il primo passo di un cantiere più ampio che mira a trasformare la città in una Capitale della ciclabilità”, ha concluso Gualtieri. “Questi 750 metri sono un esempio di ciclabilità di qualità. Uniscono due hub fondamentali della città e aprono nuove possibilità per la mobilità sostenibile, come il treno-bici, ormai sempre più apprezzato dai cittadini”, ha osservato l’assessore Patané. La realizzazione del progetto non è stata priva di difficoltà. I lavori, iniziati nell’ottobre 2023, sono stati sospesi nel febbraio 2024 a causa di alcune richieste da parte dell’Aeronautica militare, che ha chiesto la riapertura dei varchi sullo square centrale di viale dell’Università. Dopo lunghe trattative tra il dipartimento Mobilità e Trasporti, l’Aeronautica e i tecnici coinvolti, si è giunti alla soluzione di chiudere due dei tre varchi esistenti, garantendo così la sicurezza e la continuità del percorso ciclabile.