“Sentivamo puzza di fumo, ci hanno fatto uscire di corsa. Sin da Barberini sentivamo odore di fumo dentro i vagoni. A un certo punto sono arrivati gli addetti della metro e ci hanno detto di uscire, con molta calma, però alla fine hanno evacuato la metro”. Così un testimone racconta l’evacuazione delle fermate della metro A di Spagna e Flaminio a Roma, il 29 dicembre, in seguito a un incendio in Villa Borghese. “Non avevamo paura, eravamo abbastanza tranquilli perché non vedevamo fiamme”, ha aggiunto.
Il fumo si è incanalato nella galleria della metro ed è filtrato attraverso i condotti di areazione, rendendo l’aria irrespirabile. L’incendio è divampato all’interno del cantiere Astralper la ristrutturazione del capolinea della Roma-Viterbo. All’interno c’erano alcuni attrezzi e macchinari da lavoro abbandonati, che andando a fuoco hanno sprigionato un fumo intenso e nero. La colonna di fumo è arrivata in poco tempo all’altezza della stazione della metro Flaminio ed è stata aspirata dai sistemi di aerazione della stazione: in poco tempo il fumo si è diffuso nei locali della stazione della metro di Flaminio.
Un ragazzo di 16 anni è rimasto intossicato ed è stato prelevato dall’ambulanza all’uscita metro di Villa Borghese e trasportato in codice rosso all’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
La fermata della metropolitana in piazza di Spagna, nel centro di Roma preso d’assalto da migliaia di turisti, è rimasta chiusa diverse ore. Sul posto autobotti dei vigili del fuoco e volanti della polizia, impegnati nelle verifiche.