Dal recupero dei pozzi abbandonati al riuso delle acque piovane: ecco il piano clima del Campidoglio

Presentato oggi dall'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, durante il convegno "Acque: la priorità del recupero e del riuso" nella Sala della Protomoteca

Dal recupero dei pozzi abbandonati al riutilizzo delle acqua piovane: parte da qui il piano di adattamento climatico del Campidoglio, presentato oggi dall’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, durante il convegno “Acque: la priorità del recupero e del riuso” nella Sala della Protomoteca.

“Individuare lo spreco significa innanzitutto produrre un cambiamento culturale nei confronti dell’acqua – ha spiegato l’assessora -. Perché è una risorsa finita. Uno dei punti principali di questo progetto è il riutilizzo delle acque piovane mentre si progetta la città del 2030 e 2050 per raggiungere la neutralità climatica. Mettiamo in campo delle azioni immediate, non solo con grandi opere ma anche con progetti sistematici e sperimentali. Ancora, per i 150 orti urbani che stanno all’interno della città di Roma abbiamo fatto alcuni corsi per il giusto utilizzo dell’acqua, e in alcuni casi il Comune ha fatto degli investimenti per i contenitori di raccolta di acqua piovana. Poi c’è il tema del riutilizzo dei pozzi di Roma che sono stati abbandonati, ma erano del Servizio giardini che li usava per innaffiare i parchi. Oggi il tema dell’utilizzo dei pozzi è legato non solo alla bellezza del verde nelle ville ma anche al raffrescamento della città e allo sviluppo della biodiversità. Dunque è un tema di salute pubblica. Non ultimo, c’è il tema del recupero delle fontanelle”, ha concluso.

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