La Casina Valadier si concede una nuova ripartenza. La palazzina abituata da oltre due secoli a guardare Roma dall’alto in basso riapre i battenti il 15 marzo “con un nuovo layout” come annunciano i promotori che si preparano a presentare la loro “idea di accoglienza per i turisti internazionali”. Nella pratica: Grande Cucina Spa, la società che si sta occupando del rilancio, cambia la configurazione degli spazi interni dell’edificio iconico disegnato da Giuseppe Valadier sul punto più alto del Pincio, e soprattutto procede alla rimozione della serra che proteggeva la terrazza sul belvedere. Una scelta rivolta a “sanare scelte architettoniche dei precedenti gestori dello storico edificio che poco convincevano le Istituzioni cittadine” come precisa la società nel comunicato che annuncia i prossimi passi.
Dichiara Andrea Montefusco, general manager di Casina Valadier: “I lavori di questi giorni e il cambio di configurazione dei servizi all’interno dell’edificio rappresentano la valorizzazione di un percorso che ha riportato Casina Valadier nella centralità della proposta di alto livello sia enogastronomico che di ospitalità esclusiva”. Tra i buoni propositi ci sono dunque sia la salvaguardia della bellezza architettonica della Casina Valadier che la valorizzazione di questo luogo di indubbio valore storico, negli ultimi tempi alla ricerca di un lasciapassare nel circuito del glamour, in grado di riportarlo ai fasti degli anni Venti, quando era il locale più alla moda della città. Grande Cucina spa, stima che nel 2028, quando terminerà la concessione rilasciata nel 2011 dal Comune di Roma, proprietario di Casina Valadier, avrà versato intorno ai 10 milioni di euro di canone d’affitto. Finora ha impiegato oltre 500 mila euro di investimenti straordinari relativo al buon mantenimento della struttura. (r.p.)