Trenitalia e rimborsi: il viaggiatore ha dei diritti

Caldo, freddo, ritardi e altri disagi: informiamoci sempre

Inverno e estate. Freddo e caldo. Per chi si sposta spesso in treno il mancato funzionamento dell’impianto di condizionamento può trasformare il viaggio in un incubo. Lo sanno bene i viaggiatori che, loro malgrado, devono usare i convogli per i pendolari. E’ una delle grandi vergogne dell’Italia che giudica, evidentemente, i lavoratori indegni di un trattamento adeguato! Ma qui parliamo dei “supertreni”. Le varie frecce: rossa, bianca, argento, intercity e la “1000”. Convogli a lunga percorrenza, confortevoli e con ritardi, generalmente, accettabili. In situazioni normali il  personale è attento e disponibile ad adattare la temperatura alle richieste. Ma esiste anche la possibilità (credetemi è successo da poco) che “a causa di guasti al materiale viaggiante” l’impianto sia out. Scoperto che  proteste e  improperi non risolvono nulla e considerato che non si può scendere al volo, non resta che coprirsi/scoprirsi e arrivare a termine corsa. A quel punto POSSIAMO e DOBBIAMO agire. Nelle biglietterie, agenzie di viaggo, centri assistenza clienti, call center Trenitalia (meglio dimenticarlo) e all’indirizzo: rimborsi@trenitalia.it  il viaggiatore entro 3 giorni può chiedere il rimborso/indennizzo. Il biglietto va conservato (fare fotocopia). Il diritto decade dopo 12 mesi. Non si riceverà denaro ma un bonus sui prossimi viaggi. E’ anche fondamentale accertarsi che il personale indichi chiaramente nel proprio rapporto il guasto verificatosi. Questa procedura è valida, con gli adeguati distinguo, anche per ritardi e cancellazioni.(a.r.)

@trenitalia.it  

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014