Poco dopo l’annuncio di Vladimir Putin di trasferire armi nucleari tattiche in Bielorussia, la Cina ribadisce la richiesta di una riduzione del rischio di conflitto nucleare fra potenze, sottolineando che in una guerra nucleare non possono esserci vincitori. La portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha ricordato che “lo scorso gennaio i leader dei cinque Paesi con armi nucleari hanno precisato in una dichiarazione comune che non deve essere dato inizio a una guerra nucleare, che non può essere vinta”. “Hanno sottolineato che i rischi strategici di un conflitto militare fra Paesi con armi nucleari deve essere ridotto”, ha aggiunto.
Nella Dichiarazione congiunta sottoscritta da Xi Jinoing e Vladimir Putin a conclusione del loro vertice la scorsa settimana, si precisa che “i Paesi con armi nucleari devono abbandonare la mentalità da guerra fredda e gioco a somma zero, ridurre il ruolo delle armi nucleari nelle loro politiche nazionali di sicurezza, ritirare le armi nucleari dispiegate all’estero, eliminare lo sviluppo senza restrizioni di una difesa globale con missili balistici, e adottare passi efficaci per ridurre il rischio di conflitti nucleari fra Paesi con capacità nucleari”. Per questo, alcuni osservatori hanno indicato nell’annuncio di sabato di Putin un avvertimento, più che all’Occidente, al suo presunto alleato Xi, al termine di un vertice giudicato da alcuni fallimentare.
La Cina ha inoltre chiesto oggi “sforzi diplomatici” per una soluzione pacifica della crisi in Ucraina. “Nella situazione attuale, le parti coinvolte devono concentrarsi sugli sforzi diplomatici per una soluzione pacifica della crisi ucraina e spingere insieme per porre fine alle tensioni”, ha dichiarato la portavoce.