Sanremo 2024, Renga e Nek: “Ci divertiamo, ‘giochiamo’ in un Festival diverso”

I due giocano a fare i baristi e ironizzano: "Bisogna pensare al Piano B"

Un bar nel pieno della movida sanremese, i cornetti caldi di prima mattina, la macchina per il caffè fumante e due baristi d’eccezione a prendere le ordinazioni: Francesco Renga e Nek. Il duo in gara al Festival di Sanremo 2024 con ‘Pazza di te’ sceglie di incontrare informalmente la stampa con una ‘trovata’ che ottimizza i tempi stretti del festival offrendo la colazione ai giornalisti. “Io ho imparato stamattina, Filippo è più bravo”, scherza Renga. “Noi ce la mettiamo sempre tutta, speriamo che arrivi. Anche noi dobbiamo essere pronti al piano B. Potrebbe essere un bel locale, Pazza di te”, scherzano.

I due sono allegri e si percepisce che vivono con grande leggerezza questo festival, che Renga ha già vinto con ‘Angelo’ nel 2005 e a cui Nek è arrivato molto vicino in più di un’occasione. “Ho sfiorato la vittoria per un soffio, è un rimpianto ma non mi toglie il sonno”, sorride Filippo ‘Nek’ Neviani. Il festival “ci aspettiamo di viverlo nel migliore dei modi, che arrivi un’emozione al nostro pubblico, che sian contenti di averci visto in questa edizione L’abbiamo pensata come dedicata al nostro pubblico”, dicono. Un’esplosione di allegria che nasce anche dagli anni difficili appena trascorsi. “Quel lockdown mi aveva bloccato mentalmente -spiega Nek- Per fortuna ho una casa in campagna, mi reputo un contadino mancato, e svolgendo quelle attività in campagna ho esagerato e questa mano che da trent’anni suona ho rischiato di perderla”. “Io invece per superarlo ho usato l’alcol”, scherza Renga.

E su come affrontano il palco a fianco di tanti giovani di diverse generazioni, spiegano: “E’ cambiato il campo da gioco -dicono- La nostra generazione gioca in un campionato diverso. Sono generazioni differenti“. E su ‘Pazza di te’, il brano forse più ‘sanremese’ tra quelli in gara quest’anno, che racconta di un amore maturo, osservano: “Questa canzone è un manifesto, ha lo spirito anni Sessanta e probabilmente è una mosca bianca nel panorama di questo festival, anche se non abbiamo ancora sentito nulla delle altre. Ha questo tipo di magia, la tematica di un amore maturo che piega le ginocchia del cuore, come diceva Shakespeare”.

In coppia “ce la godiamo meglio -spiegano i due artisti- Siamo più liberi nelle responsabilità, nell’affrontare il palco, tutta l’emozione che gira intorno al festival”. L’amicizia è percepibile al di là del palco. “Ci frequentiamo molto anche al di là del palco, alimentiamo molto questo rapporto. Condividiamo anche il tempo libero, io faccio sport lui si chiude in camera”, scherza Nek. E immedesimandosi nella coppia Amadeus-Fiorello, scherza: “Lui Amadeus e io Fiorello, due artisti professionisti che hanno molta alchimia”. Fantasanremo? Ci stiamo attrezzando, ci stanno ancora spiegando cosa sia”, dicono con autoironia. Nel futuro c’è ancora Sanremo? “Sono a Sanremo per l’ultima volta, ho già dato, si faranno altre cose”, dice Nek.

Di sicuro, i due artisti non staranno con le mani in mano. Ai già annunciati appuntamenti live nei teatri a settembre (al Teatro Arcimboldi di Milano, all’Europauditorium di Bologna e all’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia di Roma), si aggiungono ora nuove date estive al tour. Dopo il lunghissimo tour in tutta Italia che li ha visti protagonisti la scorsa estate, i due speciali appuntamenti sold out all’Arena di Verona e al Forum di Milano e le date nei principali teatri italiani, Renga e Nek a luglio saranno quindi nuovamente insieme sul palco, in una serie di date che li porteranno a esibirsi in tutta Italia.

(di Ilaria Floris)

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