Sostenibilità, Parco Italia: 70mila alberi piantati entro la fine del 2024 con supporto di Amazon

Presentata oggi a Roma la fase di implementazione del programma di forestazione urbana Parco Italia

Presentata oggi a Roma la fase di implementazione del programma di forestazione urbana Parco Italia che prevede la messa a dimora dei primi 70.000 alberi e arbusti entro la fine del 2024. Il progetto, nato nel 2021 dalla collaborazione tra Stefano Boeri Architetti e Fondazione AlberItalia, è stato avviato grazie a un investimento di 2 milioni di euro del Right now climate fund, il fondo da 100 milioni di dollari con cui Amazon si impegna nel mondo a sostenere progetti basati sulla conservazione e il ripristino dell’ambiente naturale.

Ad oggi, oltre 15.000 alberi e arbusti sono stati già piantati in diversi siti sul territorio, da Motteggiana, in provincia di Mantova, ai due impianti in Abruzzo, in provincia di Chieti e Pescara. Ulteriori 35.000 sono invece già stati allocati e verranno piantati entro marzo 2024. Tra questi, un impianto a Monterotondo, nella città metropolitana di Roma, che ospiterà oltre 3.000 alberi in un’area di 4 ettari, e un importante progetto a Porto Marghera, in provincia di Venezia.

La visione di Parco Italia sul lungo periodo è arrivare a piantare un albero per ogni cittadino delle 15 città metropolitane italiane: 22 milioni di alberi entro il 2040, così da creare una rete nazionale composta da corridoi ecologici in grado di aumentare e proteggere la biodiversità, rafforzando e ampliando la presenza di aree protette lungo la Penisola.

L’incremento delle aree protette e, in contemporanea, la tutela delle risorse naturali, gestite in modo da minimizzare i rischi di frammentazione e aumentare la connettività ecologica, rappresentano gli strumenti chiave per ridurre gli effetti negativi della perdita di habitat e della frammentazione ecologica.

L’Italia dovrebbe aumentare la percentuale di aree protette almeno dell’8,7% entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo dell’Unione europea. Questo perché, sebbene le aree boschive costituiscano il 35% della superficie terrestre in Italia – la più grande infrastruttura verde del Paese – il 25% del territorio presenta elevati gradi di frammentazione ecologica, legati anche all’intensificazione dei rischi, come ad esempio l’aumento del numero e dell’intensità degli incendi.

Per affrontare queste sfide, la fase di ricerca iniziale, completata nell’ottobre 2023, ha inquadrato le conoscenze di base per definire il piano operativo della successiva fase di implementazione. In primo luogo, il team ha mappato i progetti di forestazione nazionali conclusi e in corso, sia pubblici che privati, geolocalizzando più di 400 iniziative in Italia. Analizzando le politiche nazionali e la filiera forestale, la ricerca ha concluso che l’attuale produzione di vivai forestali, gestiti principalmente dalle pubbliche amministrazioni su scala regionale, sia insufficiente a soddisfare la domanda attesa dai prossimi programmi di afforestazione.

Il team di Parco Italia ha inoltre sviluppato una mappa generale dell’intero territorio italiano, indicando le aree in cui la forestazione avrebbe un impatto maggiore in termini di aumento della connettività ecologica e della biodiversità. Su scala nazionale, la mappa mostra chiaramente una priorità di forestazione, con l’obiettivo di migliorare la connettività ecologica, in Pianura Padana nel Nord Italia, nei settori di bassa montagna del Piemonte e della Lombardia, nell’interno della Toscana, in alcune aree costiere delle Marche e del Lazio, in località sparse in Campania e Sicilia.

Parco Italia, partendo dalle linee guida nazionali e internazionali di forestazione, ha sviluppato un’analisi approfondita per la costruzione di un documento complessivo di linee guida – a disposizione del pubblico sul sito – per la progettazione, pianificazione, gestione e manutenzione dei siti di piantagione di alberi in Italia.

“Parco Italia è parte di una visione ad ampia scala, che prende in considerazione i servizi ecosistemici e le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. In coerenza con il progetto di un Parco mondiale proposto da Richard Weller, mira a stabilire gradualmente una rete ecologica nazionale che colleghi tra loro le aree protette, i parchi nazionali e regionali, le aree marine protette e i siti di ‘Natura 2000’ di interesse comunitario attraverso una serie di percorsi pedonali e ciclabili che includano un’alta biodiversità di specie vegetali. Parco Italia è dunque un atto di cura del territorio italiano, reso possibile attraverso la costruzione di una rete nazionale di Cammini della biodiversità e con l’obiettivo di ampliare la presenza di connessioni ecologiche e culturali tra aree naturali protette, aree non protette e percorsi di mobilità lenta” spiega l’architetto e urbanista Stefano Boeri.

“Parco Italia è parte integrante delle Strategie nazionali sulle foreste e sulla biodiversità. Grazie anche al progetto Parco Italia è stato possibile intervenire per rafforzare il sistema di supporto alle sfide che portano alla realizzazione di nuove foreste e connessioni ecologiche. Particolare attenzione è stata infatti dedicata al settore vivaistico forestale, fondamentale per poter operare con criteri di qualità negli interventi di rimboschimento. In questo senso, Parco Italia chiama con forza il coinvolgimento attivo delle Regioni e delle loro realtà vivaistiche definendo nuove sinergie fra pubblico e privato per la produzione di alberi di qualità certificata. Una ulteriore componente della ricerca sviluppata tramite il progetto Parco Italia è stata dedicata a costruire, per la prima volta, una piattaforma nazionale di terreni disponibili ad accogliere nuove foreste. Si tratta ovviamente di un processo in itinere ma è di importanza strategica per il futuro del nostro Paese e delle nostre foreste”, dichiara Marco Marchetti, presidente della Fondazione AlberItalia.”

“Attraverso il Right now climate fund, Amazon si impegna a supportare nel mondo progetti basati sulla natura che come Parco Italia ci permettono di avere un impatto ambientale e sociale concreto nelle comunità in cui vivono tanti nostri dipendenti e clienti. Come parte del nostro continuo investimento in Italia, siamo orgogliosi di supportare questo programma nel suo ambizioso proposito di preservare e migliorare il patrimonio naturale del Paese”, ricorda Mariangela Marseglia, vp e country manager Amazon Italia e Spagna.

Nel 2022, sempre nell’ambito del programma Parco Italia, Amazon ha contribuito alla piantagione di oltre 6.000 alberi nella Città metropolitana di Milano attraverso il progetto pilota Forestami. Il sostegno di Amazon a Parco Italia si inscrive nel più ampio impegno dell’azienda a favore di progetti basati sulla natura nel mondo, operati attraverso gli investimenti del Right now climate fund, in linea con gli obiettivi fissati dal Climate Pledge, l’impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 co-fondato e sottoscritto da Amazon nel 2019.

Sempre nell’ambito dei progetti basati sulla natura che il Right now climate fund supporta in Europa, Amazon ha già investito anche in un programma di espansione delle aree verdi urbane in Germania, in un programma di ripristino di aree naturali e piantumazione di alberi nel Regno Unito, nella prima coltivazione di alghe situata tra turbine eoliche off-shore al mondo, al largo delle coste olandesi.

Amazon ha inoltre investito in un progetto di conservazione e ripristino forestale sui monti Appalachi negli Stati Uniti e nel programma Agroforestry and Restoration Accelerator nella foresta Amazzonica in Brasile. Amazon, infine, è uno dei membri principali della Leaf coalition, una nuova iniziativa globale basata sulla collaborazione tra settore pubblico e privato, che ha l’obiettivo di raccogliere almeno 1 miliardo di dollari di capitali per proteggere le foreste pluviali nel mondo. Maggiori dettagli sulle iniziative basate sulla natura supportate da Amazon nel mondo disponibili al sito https://sustainability.aboutamazon.com/natural-resources/nature-based-solutions.

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