(ANSA) – ROMA, 03 GIU – “Il recupero degli equilibri di
bilancio di Atac Spa risulta incerto in ragione di un concorso
di fattori causali per la cui gestione è necessaria la massima
vigilanza da parte del socio pubblico”, cioè del Campidoglio. E’
la valutazione contenuta nel rapporto sulle partecipate di Roma
Capitale messo a punto dalla Corte dei Conti che ha esaminato,
tra l’altro, la gestione dell’azienda che gestisce il trasporto
pubblico di Roma per il ciclo contabile 2017 – 2019. La Corte,
in una nota, ha evidenziato “diffuse criticità nell’esercizio
dei poteri di controllo analogo da parte del socio pubblico
oltre che nel conferimento e nell’esecuzione di incarichi
professionali e appalti di servizi”. “La spesa per
‘manutenzioni’ è risultata particolarmente elevata, oltre che in
continua crescita, anche in ragione della eccezionale vetustà
delle reti metropolitane, tramviarie, filoviare e ferroviarie
‘ex concesse’, gestite da ATAC S.p.a. e che, per la gran parte
della loro estensione, hanno superato il “ciclo vita”, in alcuni
casi anche da diversi anni”, spiega la Corte dei Conti in una
nota. “Analoga obsolescenza è stata accertata per il parco mezzi
di ATAC (autobus, tram, filobus e altro materiale rotabile) con
conseguenti maggiori costi di manutenzione, inefficienza del
servizio e necessità di rinnovo, così come evidenziato per le
infrastrutture a rete. A fine 2020, la metà del parco autobus
utilizzato da ATAC presenta un’età maggiore di 15 anni, a fronte
di “ciclo vita” di 10 – 12 anni”. (ANSA).
Atac: Corte Conti,equilibri bilancio incerti, Campidoglio vigili
Criticità su appalti. Vetustà mezzi grava su spese manutenzione

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