(ANSA) – ROMA, 09 MAR – Ben van Beurden, che ha di recente
lasciato il suo incarico di amministratore delegato di Shell per
andare in pensione, ha ricevuto compensi record l’anno scorso
guadagnando quasi 10 milioni di sterline (11 milioni di euro).
Questo dopo che il gigante dell’energia anglo-olandese ha
ottenuto super profitti grazie al boom dei prezzi di petrolio e
gas sul mercato internazionale. La retribuzione del top manager,
considerato lo stipendio e i bonus, è aumentata del 53% rispetto
a quella del 2021, suscitando forti critiche nel Regno Unito
alle prese con la crisi del caro vita aggravata dalle bollette
alte da parte delle ong impegnate nella lotta contro le
diseguaglianze e la povertà. Come il gruppo Global Witness, la
cui portavoce Alice Harrison ha affermato: “L’amministratore
delegato di Shell ha guadagnato in un anno quello che un tipico
lavoratore del Regno Unito guadagnerebbe in sei vite”. E ha poi
criticato il sistema dell’energia in quanto ha permesso a Shell
e altre società del settore di realizzare enormi profitti
sfruttando una crisi energetica “che sta costringendo le
famiglie a scegliere tra riscaldare le loro case o mettere il
cibo in tavola”. (ANSA).
Compensi record per ex ceo Shell dopo boom prezzi oil & gas
Retribuzione raddoppiata a 11 milioni. Critiche degli attivisti
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