(ANSA) – PECHINO, 07 MAR – Pechino “non ha fornito armi ad
alcuna delle due parti del conflitto ucraino. La Cina non è
l’artefice della crisi, né una parte direttamente interessata.
Perché minacciare allora le sanzioni alla Cina? Non è
assolutamente accettabile”. Il neoministro degli Esteri, Qin
Gang, nel suo primo briefing con i media a margine dei lavori
parlamentari annuali, ha accennato a “una mano invisibile” che
sembra sostenere una crisi prolungata. “E’ una tragedia che
poteva essere evitata: la Cina sceglie la pace sulla guerra, il
dialogo sulle sanzioni” e la de-escalation all’escalation”, ha
notato ancora Qin sul conflitto tra Russia e Ucraina.
Se gli Stati Uniti non “frenano e continuano sulla strada
sbagliata, ci saranno sicuramente conflitti e scontri. Chi ne
sopporterà le catastrofiche conseguenze?” E’ il monito di Qin
Gang, per il quale “contenimento e repressione non renderanno
grande l’America e non fermeranno il rinnovamento della Cina”.
Qi è ritornato sul pallone aerostatico transitato di recente sul
territorio americano (come “incidente inaspettato”) e abbattuto.
Gli Usa “hanno agito con una presunzione di colpa, reagito in
modo eccessivo, abusato della forza e drammatizzato
l’incidente”, ha aggiunto. (ANSA).
Ucraina, Cina: mai fornito armi alle parti in conflitto
Pechino: se Usa continua su strada sbagliata ci saranno scontri
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