L’editoria del futuro sarà sempre più un’editoria social. Le persone leggeranno sempre di più online, mentre i libri cartacei continueranno a registrare flessioni nelle vendite. Lo conferma Giacomo Bruno, fondatore e Presidente di Bruno Editore, definito “il papà degli ebook” per averli portati per primo in Italia nel lontano 2002.
Ingegner Bruno, è arrivato il momento dell’ebook?
“Assolutamente sì, l’ebook in Italia ha raggiunto un fatturato di 67 milioni di euro ed è un
dato significativo per il nostro mercato. Secondo i dati dell’AIE, l’associazione italiana editori, mentre i libri cartacei hanno segnato un calo del -0,4%, gli ebook sono cresciuti del 6,3% e questo perché sono degli strumenti in grado di raggiungere i lettori direttamente sui ‘mezzi’ che utilizzano di più, come gli smartphone, i tablet o i personal computer.
Oltretutto, analizzando il volume d’affari dell’editoria digitale nel resto del mondo, penso che ci siano ancora ampie possibilità di crescita. Oltre confine gli ebook generano ben 13 miliardi di dollari contro i 10 miliardi di quelli venduti nelle librerie. In questi giorni, oltretutto, è emerso un altro numero significativo: sono un miliardo i lettori degli ebook e questo vuol dire che stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione culturale“.
Lei sostiene che i libri devono essere degli stumenti di marketing…
“Il libro deve essere percepito e utilizzato anche come uno strumento di lavoro. Oramai, in un mercato confuso e sovraccaricato di messaggi, gli imprenditori o i professionisti non sanno più come emergere per farsi conoscere dai loro potenziali clienti. Il rischio, inevitabile, è quello di rimanere nell’anonimato.
Scrivere un libro di formazione, quindi, permette di farsi conoscere, di dare una forma al proprio valore, alla propria professionalità e competenza. È uno strumento per mostrare, ai possibili clienti, la qualità dei propri prodotti e servizi. Il libro di formazione è la tua reputazione che ti consente di essere riconosciuto come un esperto autorevole e specializzato. Un libro di formazione, raggiungendo lettori in tutto il mondo, è un moderno ed efficace biglietto da visita”.
E’ vero che un suo autore ha guadagnato 5 milioni di euro?
“Alcuni dei nostri scrittori hanno raggiunto risultati incredibili. Il libro: ‘Liberati Da Equitalia/AER’ scritto dall’avvocato Carlo Carmine, nel solo primo giorno del lancio, è stato scaricato da 3.000 lettori. Di questi 3.000 lettori, circa 300 sono diventati suoi clienti. Carlo ha chiuso il 2018 con oltre 5.000.000 € di incassi.
I nostri autori, a seconda dell’argomento trattato nella pubblicazione, hanno guadagno importi diversi che variano dai 10.000 euro a salire. Parliamo di cifre considerevoli se pensiamo che con i libri cartacei, i diritti d’autore danno allo scrittore un ritorno economico davvero scarso”.
Lei è definito un book Influencer. Ci spiega questa nuova professione?
“Grazie ai numeri e all’autorevolezza di cui le parlavo prima, un Book Influencer è quella figura professionale che, con il suo intervento, può orientare il mercato delle vendite. Un suo consiglio di lettura viene percepito come un importante suggerimento da seguire. Recentemente mi sono occupato del libro della star internazionale Ggwyneth Paltrow e in solamente cinque ore dal lancio, lo abbiamo fatto diventare Bestseller Amazon Italia, passando dalla posizione 9.805 alla numero 1 della sua categoria.
Questa operazione, con i medesimi risultati, l’abbiamo ripetuta anche con il romanzo di Matteo Viviani, il giornalista delle Iene. In questo caso, in pochissime ore, gli abbiamo fatto scalare oltre 90.000 posizioni nella classifica di Amazon”.
Il futuro dell’editoria è nel digitale?
“Il futuro dell’editoria è in una editoria social. Questo vuol dire un’editoria fatta di persone che cercano online. Oggi i lettori prima di comprare un libro chiedono un consiglio nei gruppi Facebook, fanno una ricerca, vogliono sapere chi ha scritto il libro. I lettori vogliono sapere da chi apprendono le informazioni che potranno essere utili nel lavoro o nella propria vita privata.
Quindi, se gli autori e gli editori non si adegueranno a questa novità, se non avranno i profili aggiornati e non sapranno dominare il mondo del digitale, finiranno presto fuori mercato. Diversamente, se riusciranno ad aggiornarsi, i libri tradizionali e gli ebook continueranno a convivere. Come la radio non è morta quando è arrivata la TV, entrambi continuaranno a soddisfare esigenze diverse. In gni caso sono convinto che i libri di formazione diventeranno sempre più importanti e richiesti, conquistando maggiori fette di mercato”.