Anche Cate Blanchett sarà uno degli ospiti della prossima Festa del Cinema di Roma: l’attrice australiana si aggiunge a una lista di star protagoniste della tredicesima edizione della kermesse capitolina dedicata al cinema.
Cate Blanchett sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico nella 13esima edizione della Festa del Cinema di Roma che avrà luogo all’Auditorium Parco della Musica dal 18 al 28 ottobre. Ad annunciarlo il direttore artistico della Festa del Cinema, Antonio Monda, in accordo con Laura Delli Colli che guida la Fondazione Cinema per Roma e il direttore generale Francesca Via.
Due premi Oscar per The Aviator e Blue Jasmine, per l’attrice australiana, indimenticabile regina Elisabetta in Elizabeth di Shekhar Kapur. Blanchett ha ricevuto sette candidature all’Oscar dal 1999 a oggi, è stata diretta da Steven Spielberg, Peter Jackson, Wes Anderson, Ron Howard, David Fincher, Steven Soderbergh, Todd Haynes.
L’attrice parlerà della sua vita da attrice e anche delle iniziative sociali e ambientaliste: Cate Blanchett, una delle più grandi attrici della sua generazione, è stata eletta, dal 2016, Goodwill Ambassador per il suo impegno umanitario dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
“È uno straordinario onore ospitare alla Festa del Cinema di Roma una meravigliosa attrice come Cate Blanchett. La versatilità, la passione e l’intelligenza delle sue interpretazioni la rendono una delle più grandi protagoniste della storia del cinema”.
Cate Blanchett si unisce a Martin Scorsese (il regista che l’ha diretta in The Aviator e a cui sarà dato il Premio alla Carriera), Isabelle Huppert, Sigourney Weaver, Jonathan Safran Foer, Thierry Frémaux. Protagonista di un altro Incontro Ravvicinato sarà la fotografa e videoartista Shirin Neshat.
Shirin Neshat dialogherà al MAXXI con il pubblico, in collaborazione con Videocittà. Premiata alla Biennale di Venezia del 1999, Neshat ha anche diretto il film Donne senza uomini: il suo esordio alla regia di un lungometraggio cinematografico, tratto dal romanzo omonimo di Shahrnush Parsipur aggiudicandosi il Leone d’argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2009.
Neshat, negli ultimi anni, si è imposta grazie alla sua capacità di descrivere le complesse condizioni sociali all’interno della cultura islamica, rivolgendo uno sguardo particolare alla situazione delle donne nel Medio Oriente.
La Festa del Cinema ospiterà, nell’ambito delle attività che coinvolgono il resto della città di Roma e la sua provincia, la mostra dal titolo La prigioniera. La retrospettiva aprirà il 17 ottobre da Fondaco (via della Frezza 50-51, Roma) e racconta i tormenti e la claustrofobia dei rapporti sbagliati attraverso una serie di disegni, sculture e un’opera sonora.
La Prigioniera è stata così descritta da Claire Messud nel suo saggio introduttivo dedicato a questa mostra:
“Siamo sempre pronti a dare, credendo che prima o poi i nostri sacrifici verranno riconosciuti; mettiamo sempre i bisogni e i desideri dell’altro davanti ai nostri; siamo orgogliosi della capacità che abbiamo di rimanere fermi in mezzo alle fiamme, e bruciare”.
