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A Roma la protesta dei lavoratori del turismo, “vogliamo il rinnovo del contratto” – VIDEOGALLERY

Sit-in in piazza Gandhi organizzato da Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio

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I lavoratori del settore turistico si sono riuniti in piazza Gandhi, a Roma, questa mattina in un sit-in per chiedere un miglioramento delle condizioni di lavoro, la non introduzione della reperibilità fuori dagli orari di lavoro, e un aumento dei salari. La protesta, organizzata da Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio, ha coinvolto circa 50 persone che con bandiere, cartelloni sindacali e ombrelloni hanno manifestato nonostante il previsto maltempo.
“Chiediamo il rinnovo del contratto e pretendiamo una presa di posizione da parte di Confindustria e istituzioni in vista del Giubileo”, ha detto il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola, nel corso della manifestazione organizzata da Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio, a piazza Gandhi, a Roma, per un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori del settore turistico.

“Pretendiamo nelle prossime ore una presa di posizione – ha sottolineato Di Cola – non soltanto da parte di Confindustria ma anche dalle istituzioni perché non è pensabile affrontare una fase di sviluppo come quella del Giubileo con oltre 8mila lavoratori e lavoratrici in una fase di grande inflazione e di aumento di costo della vita. Uno sciopero riuscito, che dice che la rivendicazione delle lavoratrici e dei lavoratori è giusta, chiediamo il rinnovo del contratto in un settore strategico per la Città quale il turismo, soprattutto quando di alta qualità. Noi ci aspettiamo adesso che il contratto venga rinnovato per tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno il contratto bloccato da sei anni. Non si può immaginare che invece di aumentare i salari si continui a precarizzare il lavoro”, ha concluso il segretario.

Stessa posizione della Uil. Il segretario di Roma e Lazio, Alberto Civica precisa: “C’è un dibattito assurdo sul fatto che non si trovino le professionalità, c’è un lamento generalizzato. Quando però si parla di quanto vengono pagati questi professionisti e quanto bisogna riconoscerli, il discorso diventa molto aleatorio. I contratti devono essere rinnovati e se le persone vengono pagate, i lavoratori si trovano. Anche perché abbiamo delle ottime scuole che preparano e forniscono un’ottima manodopera, il problema è che deve essere pagata”.

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