Il trasferimento a Palazzo San Felice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma “consentirà di rendere la biblioteca più accessibile ai visitatori, agli studiosi e ai ricercatori di tutto il mondo, contribuendo a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio archeologico e storico-artistico italiano”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia di inaugurazione oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del cantiere per la realizzazione della nuova “Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma”, all’interno di Palazzo San Felice, in via della Dataria. La nuova vita di Palazzo San Felice è frutto di uno studio attento e innovativo, in perfetto equilibrio tra antico e moderno, che ha richiesto il coinvolgimento di tutti gli attori interessati: il Quirinale ha aperto il bene alla collettività, il ministero della Cultura ha finanziato il progetto, l’Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante, è impegnata nel restauro e nella conservazione di una delle opere pubbliche più importanti del nostro Paese, che tornerà a rivivere non solo come polo culturale, ma anche come strumento innovativo di rigenerazione urbana. “La nuova sede – ha sottolineato il ministro – sarà dotata di spazi più ampi e moderni che consentiranno di ospitare il ricco patrimonio librario in modo più efficiente e funzionale. Inoltre, la biblioteca sarà situata in un contesto storico di grande rilievo, posizionando la rinnovata struttura come centro di ricerca e di cultura a livello internazionale”.
Per il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, “l’Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante, ha lavorato in stretta sinergia con il ministero della Cultura per rispondere all’idea del Presidente della Repubblica di trasformare Palazzo San Felice in un luogo di attrattività culturale, sede della nuova Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Tutto ciò in continuità con le rinnovate scuderie del Quirinale, nel cuore di un’area che ospita i beni storici più significativi della città di Roma”. “L’Agenzia, insieme al ministero della Cultura – ha proseguito –, si è molto impegnata per arrivare alla fase odierna di apertura del cantiere e la nostra promessa è che continueremo con la stessa solerzia per consegnare nei tempi prefissati l’opera alla città. Il progetto straordinariamente pensato dall’architetto Mario Botta, è modello per l’Agenzia di riqualificazione dei beni vincolati che coniuga la memoria della nostra cultura con le opportunità della modernità”.