folle di persone si radunano in preghiera sul luogo dove sorge la statua, alle porte del paese sul lago di Bracciano.
Da quasi cinque anni, il volto della Madonna di Trevignano si sarebbe bagnato di lacrime di sangue il 3 di ogni mese, con folle di persone si radunano in preghiera sul luogo dove sorge la statua, alle porte del paese sul lago di Bracciano. Un fenomeno da prendere sul serio o frutto di suggestione, ancor più in tempo di crisi?
La Madonna di Trevignano Romano piange lacrime di sangue e parla, attraverso la voce della 53enne Gisella Cardia, una ex imprenditrice oggi diventata veggente che tempo addietro si trasferì nella cittadina lacustre.
La Madonna, riferisce La Repubblica, ha mandato un messaggio ai fedeli accorsi a centinaia sull’altopiano con vista sul lago di Bracciano, diventato ormai un santuario. Un luogo di preghiera e di raccoglimento sempre più frequentato per assistere al fenomeno della statua che piange lacrime e sangue.
Ben prima della cittadina, però, è la vita di Gisella ad essere stata completamente stravolta dopo un viaggio a Medjugorje fatto nel 2016. O meglio, da quando la madonnina riportata da quel pellegrinaggio ha cominciato a piangere, per tre volte, lacrime di sangue nel salotto di casa. E lei, commossa almeno quanto stupita, ha cominciato a riportare i messaggi che la Vergine le affidava. E così continua a fare, riportando fedelmente i messaggi dettati e trascritti, che invitano a «tornare alla fede». A «non farsi tentare da Satana». Che ammoniscono che: «Ci sarà un’altra grande guerra, ma la nostra arma è la preghiera».