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Al via Ramadan in Italia, Centro islamico: no a preghiera collettiva

Nel mese di digiuno e penitenza per i fedeli musulmani, la grande moschea di Roma raccomanda di rispettare le disposizioni di legge per il contenimento del Covid-19

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Parte oggi il mese di Ramadan per i musulmani in Italia. A darne l’annuncio il Centro islamico culturale d’Italia – unico ente islamico riconosciuto, con DPR 212/1974, dalla Repubblica Italiana – e noto come la grande moschea di Roma.

Quest’anno gli esperti religiosi del Centro Islamico hanno potuto godere della collaborazione scientifica dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica per definire la data d’inizio del mese di digiuno e penitenza (anno 1441 dell’egira).

Il Centro Islamico Culturale d’Italia e l’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno costituito una commissione scientifica congiunta che anche in futuro collaborerà per determinare l’inizio del Ramadan, del mese del Pellegrinaggio, del Capodanno Islamico. A farne parte, per il Centro Islamico, il Segretario Generale, Abdellah Redouane, l’Imam Nader Akkad e il Gabriele Tecchiato.

Il segretario generale del Centro islamico, Abdellah Redouane ha ricordato a tutti i fedeli che, nella situazione attuale, non essendo possibile vivere la gioia della preghiera congregazionale e della rottura comunitaria del digiuno, i fedeli sono chiamati a una ulteriore prova e a un ulteriore sforzo nel professare la loro fede e vivere il loro digiuno. Il Centro Islamico raccomanda a tutti i musulmani di continuare a rispettare, anche nel mese del digiuno, le disposizioni di legge in materia di contenimento del Covid-19, evitando assembramenti, sia nei momenti di preghiera che nei momenti di rottura del digiuno.

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