Pace e giustizia climatica: un migliaio di giovani sono scesi in piazza a Roma in occasione dello sciopero globale per il clima, indetto dal movimento Fridays for future, e per protestare contro la guerra in Ucraina. Il corteo dei ragazzi ispirati da Greta Thunberg è partito da piazza della Repubblica e si chiuderà a piazza San Giovanni con un flash mob animato da canti, musica e balli. Tra bandiere della pace, cori e slogan ambientalisti e contro la guerra che animano e colorano il corteo, ragazze e ragazzi, preoccupati per un futuro sempre più incerto, protestano per chiedere di ridurre le emissioni nocive e sostenere un modello energetico “veramente sostenibile”. Lo slogan della giornata, infatti, è “People not profit”, per indicare come la salute delle persone e dell’ambiente venga prima di qualsiasi profitto economico.
Durante il corteo i dimostranti hanno srotolato un lungo striscione arcobaleno con in colori della pace, per chiedere la fine della guerra in Ucraina che, oltre a portare morte e distruzione, “compromette l’impegno globale contro i cambiamenti climatici, anch’essi una minaccia per il pianeta”. Tra i cartelli e striscioni esposti: “La guerra è fossile, la pace è rinnovabile” e “Se il clima fosse una banca, i Paesi ricchi l’avrebbero già salvato”. In particolare, gli attivisti del movimento ambientalista protestano “per una scuola ecologica; per un lavoro ecologico; per una società ecologica” perché, avvertono, “non c’è più tempo: le emissioni continuano ad aumentare. Il punto di non ritorno è sempre più vicino, ma la politica continua a fare come se niente fosse”.