A Roma però nulla è stato fatto per limitare la velocità. Sulla Colombo, dove è morto Valisseri, si continua a correre oltre i limiti
Gli autovelox colpiscono anche nel Lazio, soprattutto nel sud della regione. Assoutenti segnala come la statale 213 “Flacca”, che da Terracina porta a Formia, sia letteralmente disseminata di rilevatori di velocità: in appena 13 km se ne contano 3 per senso di marcia, che hanno generato nel 2022 proventi per oltre 500mila euro.
A Roma pochi autovelox mobili, e sulla Colombo si continua a correre
A Roma, sono poco più di 40 gli autovelox mobili a disposizione dei Vigili Urbani, ma le recenti esperienze hanno dimostrato che la vera dissuasione nei confronti degli appassionati-folli della velocità la si può avere con gli autovelox fissi. Il tutor è attivo dentro la Galleria Giovanni XXIII, con 4 tutor per ogni senso di marcia. Manca invece qualsiasi sistema di rilevazione sulla Cristoforo Colombo, nonostante lo stesso sindaco Roberto Gualtieri dopo la morte Francesco Valdiserri avesse promesso maggiori controlli. Nessuno rispetta il limite dei 50 chilometri, tantomeno dei 30, e spesso le auto sfrecciano a non meno di 70 chilometri orari.
Da gennaio a Roma 20 pedoni uccisi
Gli autovelox servono non solo per evitare che qualcuno, per eccesso di velocità, vada fuori strada, ma anche per evitare vittime tra i pedoni. Tra gennaio e il 9 luglio di quest’anno, sono morti ben 202 pedoni. E le strisce sono ancora troppo poco rispettate dagli automobilisti, nonostante la mancata osservanza di questa norma comportati la decurtazione di 8 punti dalla patente. Asaps, Associazione amici della polizia stradale, afferma che nel Lazio siamo di fronte a una vera strage con 37 decessi, quasi un quinto del totale, di cui ben 20 a Roma. Segue il Veneto con 23, la Lombardia con 22 decessi, l’Emilia Romagna con 20 e la Campania con 18. Asaps ci dice che a livello nazionale gennaio è stato il mese più critico, con 53 decessi, gli anziani sono quelli più indifesi, ben 95 pedoni avevano più di 65 anni.
Entro il 2024, a Roma messi in sicurezza 30 incroci
Il Campidoglio punta entro la fine del 2024 a mettere in sicurezza 30 incroci critici per l’attraversamento dei pedoni. “Si tratta di un lavoro prioritario – ha spiegato il Sindaco Gualtieri una decina di giorni fa – che va ad inserirsi nella strategia complessiva di interventi sui 175 incroci maggiormente a rischio incidenti e per i quali abbiamo già concluso alcuni cantieri, tra i quali il lotto relativo agli interventi sulla via Nomentana che sarà seguito da quelli in partenza lungo la Cristoforo Colombo”.