Boom di detenuti nelle carceri. Regina Coeli al collasso

Il Lazio non è la regione che sta peggio per sovraffollamento, ma comunque ci sono 730 detenuti in più rispetto alla capienza

Nel carcere romano di Regina Coeli, dove sarebbero previsti 11 educatori, ce ne sono invece solo 3, per un numero di detenuti che si attesta attorno alle 1.000 unità. Ogni educatore deve dunque occuparsi di oltre 330 persone detenute. E’ solo uno dei dati, preoccupanti, contenuti nell’ultimo rapporto di Antigone sulle carceri italiane. Nei 14 istituti penitenziari del Lazio su 5.295 posti regolamentari, ci sono 6025 detenuti. Regina Coeli potrebbe ospitare al massimo 628 persone, ma al 31 marzo ce n’erano 1018, di cui la metà circa stranieri, una situazione a dir poco esplosiva.

Carceri sovraffollate in tutta Italia 

Ma nel resto d’Italia non va certo meglio, anzi pure peggio. A fronte di una capienza ufficiale di 51.249 posti, i presenti nelle nostre carceri al 30 aprile erano 56.674.  5.425 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. Ai posti regolamentari come è noto vanno però sottratti i posti non disponibili, che a maggio 2023 erano 3.646. Così infatti scrive il Ministero nelle sue statistiche ufficiali: “Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato”.

Per il 20% dei detenuti situazione precaria 

Il tasso effettivo di sovraffollamento medio è del 119%. Ossia per circa il 20% dei detenuti vi è una sistemazione precaria. Il record della Lombardia: sovraffollamento pari al 151,8% A fronte di un tasso di affollamento ufficiale medio del 110,6%. Oggi le regioni più affollate sono la Puglia (137,3%), la Lombardia (133,3%) e la Liguria (126,5%). Tuttavia, considerando i posti conteggiati e non disponibili l’affollamento reale è del 119%. Anche a livello regionale i dati cambiano e le regioni dove si registrano le situazioni più preoccupanti sono: Lombardia (151,8%), Puglia (145,7%) e Friuli Venezia Giulia (135,9%). In Europa non siamo non siamo messi bene. Solo Cipro e Romania hanno tassi di sovraffollamento maggiori di quello italiano. Invece ci collochiamo al trentaseiesimo posto per tassi di detenzione, ossia numero di detenuti rispetto a cittadini liberi. Incarceriamo meno di Francia e Spagna, più di Germania e paesi nordici.

In carcere per peni lievi 

Il rapporto dice che le persone in carcere per pene detentive brevi sono in aumento, come accade sempre quando crescono i numeri della detenzione. Quando il carcere è davvero extrema ratio tende ad ospitare soprattutto persone con pene lunghe, ma quando i numeri della detenzione crescono, crescono anche coloro che sono in carcere per fatti meno gravi. Le persone in carcere con una condanna fino ad un anno sono passate dal 3,1% dei definitivi del 2021 al 3,7% del 2022, quelle con una condanna fino a tre anni dal 19,1% al 20,3%. In passato entrambi i valori erano molto più alti, nel 2011 rispettivamente il 7,2% ed il 28,3%, ma erano poi notevolmente scesi, soprattutto durante la pandemia, e tornano oggi a crescere.

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