Ennesimo evento critico questa mattina all’Ipm di Casal Del Marmo a Roma: al reparto femminile, dopo che nei giorni scorsi vi è stata la distruzione di un bagno di una cella, due detenute si sono rese responsabili dapprima di una parziale devastazione di un cancello del reparto usando una branda come ariete per poi proseguire con l’aggressione a ben tre agenti intervenute per fermarle. A dare la notizia è Maurizio Somma, segretario per il Lazio del sindacato autonomo polizia penitenziaria.
“Tempestivo è stato l’intervento degli altri operatori che sono riusciti, nonostante le difficoltà, a ripristinare l’ordine e la sicurezza, ma tre agenti sono state colpite con testate, calci e pugni, di cui una al naso; trasportate al pronto soccorso per accertamenti, con prognosi finale di 10 giorni”, prosegue il sindacalista.
Netta la denuncia di Somma: “Abbiamo assistito all’ennesimo episodio di aggressione rivolto al personale di Polizia Penitenziaria che opera all’interno dell’istituto minorile romano a poca distanza da episodi analoghi dove non vi è stato alcun provvedimento ed alcuna soluzione intrapresa dagli organi superiori. Un carcere diventato “porto di mare” dove vengono inviati e trasferiti da altri istituti detenuti, nella maggior parte dei casi per ordine e sicurezza”. Il sindacalista evidenzia infine che come sindacato di Polizia penitenziaria Sappe “chiediamo, per l’ennesima volta, un intervento urgente ed immediato da parte degli uffici e organi competenti del Dipartimento giustizia minorile e del ministero della Giustizia affinché non vi sia decadimento prossimo”.
“Ormai quello che quotidianamente accade nelle carceri della nazione, per adulti e minori, non fa più notizia”, rimarca il segretario generale del Sappe, Donato Capece.
“Il Sappe denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri regionali, ma chi dovrebbe intervenire e tutelare continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa amministrazione penitenziaria.
La situazione penitenziaria è sempre più critica”, commenta il leader del primo sindacato del Corpo, che ribadisce: “Quanto avvenuto testimonia che il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali per cui è necessario intervenire. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare. Continuiamo altresì a chiedere che vengano previste adeguate strutture sul territorio nazionale, ove i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso, fino a quando non comprendono che devono rispettare le regole e soprattutto la polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori”, prosegue il leader del Sappe, che fa appello ai sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per un incontro urgente “al fine di ristabilire subito regole efficaci per garantire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta”.