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Commercianti in piazza contro Ztl, “lasciateci lavorare”

Stamattina la protesta nel centro storico per chiedere al Campidoglio di sospendere la Zona a traffico limitato

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“Lasciateci lavorare” e “Meno Ztl più commercio”, questi i cartelli esposti stamattina da alcune decine di commercianti del centro storico scesi in protesta per chiedere al Campidoglio di sospendere la Zona a traffico limitato e quindi favorire le attività produttive permettendo ai residenti della Capitale di accedere in auto al centro di Roma. La protesta, organizzata da Confcommercio e Confesercenti, si è realizzata come un flash mob al varco Ztl all’incrocio tra via di Ripetta e via Tomacelli.

“Viviamo in uno stato di emergenza e non capiamo perché sono state riattivate queste misure che di fatto isolano il centro dal resto della città – ha spiegato David Sermoneta, presidente di Confcommercio Centro storico Roma -. La mobilità non è garantita da Atac che tecnicamente è fallita, e che inoltre non può viaggiare al 100 per cento della capienza. Poi è stato detto da più parti che il mezzo privato è più sicuro al livello di rischio di contagio da Covid-19. Qui – ha aggiunto Sermoneta – si tratta veramente di posizioni ideologiche estreme che non hanno nulla a che fare con la concertazione. Enrico Stefàno dice che ascolta la città, a me sembra che ascolti solo se stesso. Noi chiediamo di sospendere i varchi almeno fino a cessata emergenza. Dopo due lettere la risposta della sindaca è stata riaprire i varchi dicendo che noi siamo il popolo che si lamenta, ma noi siamo quelli che fanno il Pil, che in questo momento stanno sostenendo le proprie aziende con il proprio capitale aziendale, che non è infinito. Non è che ci sentiamo inascoltati da questa giunta, noi siamo stati massacrati da quattro anni senza concertazione. Io ricordo da mio padre i racconti del 1938, qui si parla tanto di antifascismo – ha concluso – ma ci sono degli atteggiamenti che mi lasciano alquanto perplesso”.

A sottolineare la motivazione che oggi ha portato in piazza i commercianti è stato anche Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma. “Oggi quello che ci porta in piazza è la sopravvivenza del commercio e dell’occupazione nel centro storico della città – ha detto Giammaria -. Il centro storico è quello che risente di più della chiusura dovuta alla pandemia. Non riusciamo a capire perché Raggi abbia adottato il provvedimento della riapertura dei varchi, visto che le aziende del centro storico sono già in grandissima difficoltà, dal momento che stanno incassando il 10-15 per cento di quanto incassavano l’anno precedente. Così si vogliono far morire tutte le imprese del centro storico. Già ci sono decine e decine di negozi chiusi, nelle strade importanti come via Frattina e via del Corso. Tutto questo senza considerare le strade limitrofe che sono semideserte. Il sindaco di Roma – ha aggiunto Giammaria – si dovrebbe consultare con le associazioni e con il consiglio comunale prima di prendere le decisioni, e invece Raggi agisce come un monarca. Se vuole aiutarci – ha concluso – deve sospendere i varchi Ztl per tutto il periodo della pandemia”.

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