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Coronavirus, “in condizioni discrete” i due ricoverati a Roma

Nell'Istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani sottoposti a test anche "altri 12 pazienti provenienti dalla Cina"

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I due pazienti di nazionalità cinese risultati positivi al coronavirus e ricoverati all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, “sono in condizione discrete“. A darne notizia l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, comunicando in conferenza stampa, il primo bollettino sanitario sull’evolversi della condizione clinica dei due pazienti che hanno contratto il virus.

In particolare, la moglie di 65 anni presenta “un iniziale interessamento interstiziale polmonare, febbricola e congiuntivite bilaterale”, mentre il marito, di 66 anni, “un interessamento polmonare più pronunciato, con febbre, tosse e astenia”.

Allo Spallanzani, oltre i due casi risultati positivi al coronavirus, sono ricoverati “altri 12 pazienti provenienti da altre zone della Cina, sottoposti a test per la ricerca del coronavirus“. Altri 9 pazienti “sono stati isolati e poi dimessi”. Ulteriori “20 soggetti asintomatici entrati in contatto con la coppia di cinesi sono in osservazione”.

Infine sono stati individuati 3 possibili contatti con la coppia, posti in osservazione domiciliare.

“Il Centro europeo ha pubblicato nuove stime confermando che la trasmissione del coronavirus è possibile solo quando si hanno sintomi”, ha precisato il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, Giuseppe Ippolito. “Se i casi importanti, quelli positivi, sono identificati in stato precoce allora – ha spiegato Ippolito – c’è un rischio da basso a molto basso. La dimensione dell’epidemia non è valutata su scala nazionale”.

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