Nel corso del corteo, passando davanti alla sede della Fao un manifestante ha staccato la bandiera di Israele ma è stato intercettato dalle forze dell'ordine: la bandiera è stata riconsegnata alla Fao e non si sono verificati disagi.
Fumogeni verdi, bandiere della Palestina, della pace e cori per chiedere la liberazione del popolo palestinese. Ma anche bandiere dei partiti politici, quali Potere al popolo e Partito comunista dei lavoratori. Con centinaia di manifestanti in movimento il “corteo nazionale contro la guerra e per la pace in Palestina”, spiegano i manifestanti in piazza, è pronto a partire da Porta San Paolo, a pochi passi dalla Piramide dove è disposto il camioncino rosso che guiderà la protesta fino a piazza San Giovanni in Laterano. Attesi 5mila partecipanti. “Stop al genocidio, fine dell’occupazione. Palestina libera”, è lo slogan esposto sullo striscione di apertura del corteo. In testa al corteo alcuni manifestanti reggono la riproduzione in gomma di una chiave in formato gigante, a rappresentare il desiderio delle famiglie palestinesi di ritornare alle proprie case.
L’associazione dei Giovani palestinesi regge un altro striscione su cui si legge: “Generazione dopo generazione. Fino alla liberazione”. Su alcuni cartelli le scritte recitano: “Free Gaza”, “Palestina libera”, “Non c’è pace senza giustizia”, “Usa e Nato controllano la nostra visione della realtà” e “Gaza: è genocidio. Ignorarlo è disumano”. Sulla strada, delimitata da un nastro giallo, sono disposti blindati e uomini delle forze dell’ordine.
Nel corso del corteo, passando davanti alla sede della Fao un manifestante ha staccato la bandiera di Israele ma è stato intercettato dalle forze dell’ordine: la bandiera è stata riconsegnata alla Fao e non si sono verificati disagi.