Covid a Roma, le soluzioni per il trasporto pubblico dei blogger

Il blogger TPL Roma racconta a Radiocolonna alcuni accorgimenti e misure per far convivere una mobilità efficiente con l’emergenza sanitaria

Gente in attesa a una fermata dell'autobus alla stazione Termini, Roma, 8 marzo 2018. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Come tornare gradualmente alla normalità con l’emergenza Covid in calo ma ancora in atto? È la domanda più significativa che viene posta in questi giorni in tutti i settori della vita pubblica: lavoro, scuola e mobilità. Quest’ultimo è il punto più critico, vista l’incognita di tanti comportamenti individuali che si muoveranno contemporaneamente con la riapertura delle attività. A prospettare alcune soluzioni è il blogger TPL Roma, che a Radiocolonna mette in guardia sui rischi di fare affidamento solo sui mezzi pubblici.

“Prima di tutto, bisognerebbe fare affidamento sullo smart working, dove possibile – spiega il blogger – poi, per le città, va favorita la ciclabilità e la pedonalità per brevi spostamenti, il car o lo scooter sharing per quelli più lunghi. Il TPL, soprattutto i bus, non reggerebbero il volume di traffico passeggeri prima del covid.

 

Per quella intercomunale, TPL Roma non vede grosse alternative alla dilatazione delle ore di punta. Quindi che si potrebbe fare? Spalmare il traffico su tutta la mattinata e su tutto il pomeriggio. Visto che per la mobilità tra comuni, le distanze dei pendolari non si riescono a coprire con bici e non bisogna cercare aumentare troppo il traffico privato.

 

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