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Covid/Roma: un sabato di governativa follia

Le vie del Centro affollatissime nonostante gli avvertimenti e le blande misure. Chi ‘’comanda’’ non può voltare le spalle alla mancanza di senso di responsabilità dei cittadini.

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Una marea di persone ha invaso questo sabato le vie del Centro della Capitale incuranti dell’ avvertimento di evitare gli assembramenti e delle misure adottate. Tanto più che i vigili, piuttosto che calmierare l’afflusso,  erano impegnati ad arginare  la ‘’carica’’ delle auto, alle quali  i romani hanno fatto ricorso per la chiusura di alcune  fermate della metro, che avrebberodovuto disincentivare l’accesso.  

La continua crescita di contagiati e di morti che fa dell’Italia uno dei Paesi dove il Covid si è più diffuso e continua a diffondersi –  a Roma i positivi ogni giorno sono oltre 1.500 – per molti cittadini conta meno dell’abitudine dello ‘’struscio’’ del sabato pomeriggio.

A freddo potrebbero essere giudicati dei folli, ma la follia non è la loro.  Hanno soltanto dimostrato, poteva essere prevedibile, che nemmeno il terribile virus è riuscito a risvegliare un minimo senso di responsabilità civile.  

Cosicché i veri folli sono tutti coloro, tanto al governo centrale, regionale e comunale,  ai qualidi fronte al persistere dell’ emergenza sanitaria, alla crescita di contagi e di morti, manca ilcoraggio di varare provvedimenti ai quali le persone siano obbligati ad attenersi. Dovunque e comunque.

E ciò vale ora soprattutto nelle zone dove il virus è meno diffuso, come Roma e il Lazio, ma che potrebbe esplodere di fronte a comportamenti sconsiderati, come gli assembramenti, nei quali le mascherine non bastano a costituire una barriera.

 

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