Arrestate nove persone nell’operazione antimafia delle squadre mobili di Roma e Viterbo svoltasi questa mattina. L’intervento ha avuto impulso dalla richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, emessa dal gip del tribunale della Capitale. I nove, alcuni di nazionalita’ italiana altri albanese, attivi nella zona di Acilia, sono stati arrestati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Tra gli arrestati anche la cantante albanese Elsa Lila e il pugile albanese Petrit Bardhi, amico di Diabolik.
Stando a quanto emerso dalle indagini della polizia il gruppo piu’ volte avrebbe acquistato quantitativi di droga, trasportandola poi a bordo di autovetture intestate a terze persone nascondendola infine all’interno di case e garage, con lo scopo di rifornire altri spacciatori.
Alcuni degli uomini arrestati avrebbero connessioni con alcune piazze di spaccio romane, Torpignattara e Marranella.
Dalle indagini pare infatti che siano emersi stretti rapporti tra il fornitore dell’associazione attiva a Torpignattara e un soggetto albanese conosciuto nel panorama criminale romano per i suoi legami con i vertici di associazioni criminali albanesi, gia’ note in altre operazioni a Roma. La polizia e’ ancora sulle tracce di un cittadino albanese, elemento di spicco della banda arrestata oggi. Irreperibile al momento in Italia e quindi ricercato anche all’estero. L’uomo in piu’ occasioni si sarebbe avvalso della collaborazione di alcuni cittadini italiani, spesso acquirenti con compiti di “retta” o fornitori.
Covi e basi strategiche per la pianificazione delle attivita’ del gruppo sarebbero stati alcuni bar di Acilia.
A Torrevecchia invece individuato dalla polizia un ampio seminterrato utilizzato come magazzino centrale della banda. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati complessivamente cinque chili di cocaina, 43 chili di marjuana e 82 chili di hashish. La polizia specifica comunque che, stando all’attuale fase di indagini preliminari, gli uomini arrestati sono da ritenersi tutti non colpevoli fino a sentenza definitiva.