La terza sezione civile della Corte di Cassazione “ha totalmente accolto il ricorso contro tre medici legali ai quali erano imputate negligenze nell’espletamento dell’incarico di analizzare i reperiti inerenti l’omicidio di Alberica Filo della Torre”.
E’quanto afferma l’avvocato Jacopo Squillante, legale della famiglia Mattei in relazione ad accertamenti tecnici svolti nell’indagine sull’omicidio della contessa uccisa nel luglio del 1991 in una villa dell’Olgiata. I medici, nominati consulenti tecnici dalla Procura all’epoca delle indagine, erano stati condannati in primo grado ma poi assolti in secondo. La Cassazione, annunciano i familiari, hanno annullato la sentenza di Appello disponendo un nuovo processo.
“In particolare – aggiunge l’avvocato – ai medici era contestato l’omesso esame dell’orologio che la medesima indossava il giorno del delitto ed il negligente esame del lenzuolo che fu rinvenuto stretto al collo della vittima. I Carabinieri del Ris che vennero incaricati dalla Procura per rinnovare le indagini peritali, dopo avere analizzato per la prima volta l’orologio e molto più approfonditamente il lenzuolo (71 analisi anziché 2 soltanto) ed in tempi assai più ristretti (4 mesi anziché 2 anni) individuavano immediatamente la piena corrispondenza del profilo genetico di uno degli indagati”.
