All’età di sei anni lasció Roma con sua madre
È morto a Ginevra Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e di Maria José. A darne l’annuncio una nota della ‘Real Casa di Savoia’.
“Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra.
Vittorio Emanuele di Savoia, nato a Napoli il 12 febbraio del 1937, era figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia e della regina Maria Jose’. Era sposato con Marina Doria e aveva un figlio, Emanuele Filiberto. Era considerato il pretendente al trono d’Italia nonostante la disputa con l’altro ramo Savoia, guidato prima da Amedeo poi da Aimone di Savoia-Aosta. Dal nonno aveva ricevuto il titolo di principe di Napoli e dal padre, quello di principe di Piemonte. Visse in esilio per molti anni, fino al 2002. La Costituzione repubblicana italiana del primo 1 gennaio 1948, stabiliva infatti che gli ex sovrani e i discendenti maschi di casa SAVOIA non potevano entrare in Italia.
L’8 settembre del ’43, all’età di 6 anni, lasciò Roma insieme alla madre Maria José e, dopo il referendum del 1946 che sancì la vittoria della Repubblica, ha vissuto in esilio fino a marzo 2003, quando fu cancellata la XIII disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi in Italia e lui potè rientrare. Era sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Fu indagato, e poi prosciolto, per la morte di Dirk Hamer, diciannovenne tedesco ucciso in una sparatoria nel 1978 sull’isola di Cavallo, in Corsica. Il caso è stato al centro di un’aspra e lunga battaglia legale tra i Savoia e la famiglia Hamer, in particolare la sorella Birgit. Nel 2017 la Cassazione stabilì che “il fatto che i giudici francesi, nel 1991, abbiano assolto Vittorio Emanuele di Savoia dall’accusa di omicidio volontario del diciannovenne tedesco Dirk Hamer “non significa pero'” che il ‘principe’ “sia esente da responsabilita’ sotto ogni altro profilo, giacche’ assume pur sempre rilievo dal punto di vista civilistico ed anche etico” che quella morte “avvenne nel corso di una sparatoria a cui partecipo’ Savoia, al di fuori di ogni ipotesi di legittima difesa”. L’anno scorso la vicenda fu al centro anche della serie Netflix Il Principe, sviluppata e diretta da Beatrice Borromeo Casiraghi, che spinse il figlio Emanuele Filiberto a intervenire definendo il documentario “una scusa per notizie false”. (