Erano in migliaia ieri sera a piazza di Porta Metronia. Hanno sfilato fino alla chiesa della Natività a via Gallia. Una fiaccolata per ricordare Alice, la giovane di 16 anni del quartiere San Giovanni, investita sabato scorso a via Amba Aradam e morta qualche giorno dopo all’ospedale Bambino Gesù.
Il problema è sempre lo stesso: la sicurezza in strada. Solo il 15% dei pedoni ha la precedenza sulle strisce da parte delle auto, aumentano gli incidenti per distrazioni dovuti soprattutto all’utilizzo del cellulare alla guida.
Da quanto ad aprile è stata riaperta via La Spezia, per la chiusura del cantiere della metro C di San Giovanni, sul quadrante dell’Appio si è concretato gran parte del traffico che dalla Tangenziale va verso via Cilicia e viceversa. Oltre a via dell’Amba Aradam, le strade più trafficate sono via Magna Grecia e appunto via La Spezia. A Porta Metronia ora parte delle vie sono interdette per via dei lavori della metro.
I comitati di quartiere, a cominciare da quello delle Mura Latine, chiedono misure per limitare il traffico. Dunque, che venga data attuazione al Progetto di isola ambientale a viale Castrense (Progetto SMS – San Giovanni Mobilità Sostenibile), che sia ridotto l’accesso alla Tangenziale Est per i bus e i veicoli più inquinanti, zone 30, Autovelox, e attraversamenti pedonali rialzati.
Le strisce in molti punti della città sono scolorite, quando vengono rifatte dopo qualche mese sono già scarsamente visibili, sempre più spesso in curva sono parcheggiate auto che ostacolano la visuale. Un problema ancor più evidente durante i fine settimana, durante i quali, tra l’altro, i Vigili Urbani hanno poche auto per intervenire.