Ghetto di Roma off limits per la manifestazione pro Palestina il 5 ottobre

Niente parcheggi attorno alla Sinagoga e vigilanza al massimo. Piantedosi ricorda che il corteo è illegale

La zona del Ghetto di Roma,
Al Ghetto di Roma allerta per la manifestazione pro Palestina

Il Ghetto di Roma è blindato. La manifestazione pro Palestina prevista per domani, sabato 5 ottobre, anche se non autorizzata dalla Questura, ha fatto scattare l’allarme sicurezza, soprattutto accanto alle zone frequentate dalla comunità ebraica. Infatti, la manifestazione coincide con lo Shabbat, il giorno del riposo per gli ebrei ma anche di celebrazioni religiose.

Transennata la zona attorno alla sinagoga 

Via del Portico d’Ottavia, via Catalana, e via Elio Toaff sono state delineate con delle transenne, e i già pochi posti auto disponibili sono stati per il momento eliminati. Anche la porzione del lungotevere davanti la Sinagoga è ulteriormente recintata. Ed è aumentata la sorveglianza di Polizia e servizio di vigilanza della Comunità ebraica. Sicuramente la coincidenza della manifestazione incide, ma anche i bombardamenti di Israele sul Libano. Tanto che le recinzioni attorno al Tempio Maggiore sono state apposte già da due giorni, visto che lo Shabbat inizia al tramonto di venerdì.

Polizia già presente in varie parti della città 

D’altonde la partenza del corteo pro Palestina, non autorizzato, è previsto da Ostiense, e se farà il solito percorso verso piazza Vittorio o piazza dell’Esquilino, non passerà molto lontano dal Ghetto. E il rischio di infiltrati è piuttosto forte. Blindati della Polizia sono già presenti in varie parti della città, nel timore che facinorosi si accampino in attesa della possibile manifestazione. Da giorni, poi, la polizia postale sta scandagliando i social per capire dove e quando ci saranno gli assembramenti.

Piantedosi: gestiremo con equilibrio la manifestazione di sabato 

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sottolineando che la manifestazione pro Palestina è “illegale”, ha assicurato che sarà “gestita con equilibrio dalle nostre forze di polizia, di cui mi fido ciecamente”. Lo stop al corteo ha intanto diviso il ‘mondo’ palestinese e saldato estrema sinistra ed estrema destra che si sono schierate a favore della mobilitazione. L’Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani Palestinesi hanno annunciato che saranno in piazza comunque domani, mentre la Comunità palestinese ha concordato una nuova data per sabato 12 ottobre. In queste ore continuano le adesioni alla manifestazione di domani da varie realtà, tra cui i collettivi di studenti.

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