Ufficialmente perché mancano informazioni dettagliate sul pellegrinaggio. Ma l’iniziativa non era piaciuta in Curia
Non c’è che dire. Il cammino verso il Giubileo del 2025 continua ad essere costellato da piccoli e grandi ostacoli. Il pellegrinaggio del 6 dicembre 2025 organizzato dalla Tenda di Gionata per la comunità Lgbt è stato tolto dal calendario ufficiale del Giubileo 2025. E questo perché “mancano delle informazioni, come il numero di partecipanti e il tipo di evento. Appena avremo queste informazioni da parte loro, che sono stati avvertiti, verrà reinserito”, dicono dall’ufficio stampa del Giubileo. Dunque non appena ci saranno le relative informazioni l’evento dovrebbe essere nuovamente inserito nel calendario. Ma è chiaro che la cosa non era piaciuta ad ampi ambienti della Curia Romana.
Il bambinello con la kefiah sparito
Mercoledì invece era stato tolto da presepe in aula Paolo VI il bambinello con la kefiah. Ufficialmente perché il bambinello viene messo la notte del 24 dicembre. Ufficiosamente perché è stato un artista palestinese a realizzare la rappresentazione della Natività. E la kefiah sulla statua di Gesù Bambino è stato un suo, inatteso, dono. Tanto che la comunità ebraica romana non aveva gradito ed era apparsa irritata.
Come nasce il pellegrinaggio Lgbt
La questione del ‘Giubileo Lgbt’ ha contorni invece diversi. Il dicastero per la Nuova Evangelizzazione ha il compito di organizzare e vigilare sui grandi eventi, mentre gli eventi collaterali sono organizzate dalle diocesi. E qui, gli incidenti possono scappare. Sul suo sito è scritto che “L’associazione La Tenda di Gionata è stata fondata il 18 marzo 2018, su sollecitazione di don David Esposito, un prete prematuramente scomparso, che ‘sognava’ che le nostre comunità cristiane sapessero “allargare la tenda” (Isaia 54) per fare spazio a tutti per diventare ‘sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT e verso ogni persona colpita da discriminazione’”