Un fratino bianco con alcuni dettagli gialli e con la scritta blu “Vol.A in rete” distinguerà, nell’anno del Giubileo a Roma, i volontari di circa 40 associazioni e cooperative sociali che hanno aderito al progetto omonimo, coordinato dal delegato del governo all’accoglienza del Giubileo, Agostino Miozzo. A oggi hanno aderito al progetto circa 1.500 volontari ma le iscrizioni sono sempre aperte sul sito “www.accoglienzagiubileo.it”. Il progetto prevede l’apertura straordinaria di tutte le sedi delle associazioni che hanno aderito, garantendo almeno un punto di accoglienza per ciascun municipio. Sono previste inoltre unità mobili dislocate nei luoghi in cui si svolgeranno gli eventi programmati dell’anno giubilare: i volontari forniranno informazioni, in più lingue, sia sugli eventi che sui collegamenti utili a raggiungere luoghi sacri e turistici, distribuiranno bottigliette d’acqua, calendari degli eventi e piantine della città, assisteranno le persone in difficoltà indirizzandole verso ospedali e sale operative sociali, forniranno supporto su eventuali necessità a contattare le forze dell’ordine.
È questo il piano dell’accoglienza che coinvolge il mondo del volontariato e per il quale sono stati stanziati 830 mila euro, a fronte di un finanziamento totale di 478 milioni di euro per tutto il capitolo dell’accoglienza, in cui rientrano anche le ristrutturazioni degli ospedali, le attività di sicurezza delle forze dell’ordine, il rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico e raccolta rifiuti. Oggi in Campidoglio, alla presenza dell’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari, è stato presentato il progetto che coinvolge la rete delle associazioni del Forum del Terzo settore. Per i volontari che aderiranno saranno disponibili dieci video destinati alla formazione sul sito dedicato. Nel primo filmato, proiettato oggi nella Sala delle Bandiere in Campidoglio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha spiegato: “Il Giubileo del 2025 attirerà a Roma una moltitudine di persone che parteciperanno ai tanti eventi in programma in diverse parti della città, per gestire al meglio l’arrivo di milioni di pellegrini è fondamentale avere un sistema efficiente di protezione civile, in grado di coordinare e realizzare l’accoglienza. Formare i soccorritori, metterli in condizione di realizzare al meglio il loro lavoro, è la prima fondamentale azione per aprire al mondo le porte della nostra città, un progetto piccolo ma molto significativo. La qualità dell’accoglienza sarà il nostro biglietto da visita verso il mondo”, ha detto il sindaco.
In occasione dell’Anno Santo “ci aspettiamo 32 milioni di pellegrini più i turisti – ha precisato il delegato di governo, Miozzo -. Parliamo di 40/50 milioni di persone, Roma subirà una sorta di aggressione” e quindi “il sistema sarà stressato, dal sanitario all’assistenziale. Tuttavia la preparazione al Giubileo sta andando molto bene. Tutti i pronto soccorso di Roma sono stati potenziati e lo staff è stato implementato. Questo progetto, con le strutture mobili e fisse, con le migliaia di volontari, riuscirà a garantire che nessuno sia lasciato solo”. Per l’assessora Funari: “La sfida enorme è la capillarità. È stata promossa questa co-progettazione con la Protezione civile e la rete delle associazioni del terzo settore – ha aggiunto -. Il progetto prevede l’accoglienza in 24 punti strutturati, insieme a una rete di servizi e con punti informativi rivolti alla accoglienza dei più fragili. L’assistenza ai pellegrini sarà garantita in diverse lingue. La speranza è quella di mostrare una città che accoglie e che è attenta alle persone più fragili”. Alla presentazione sono intervenuti il direttore della Protezione civile comunale, Giuseppe Napolitano, la presidente del Csv Lazio, Cristina De Luca, e Antonio D’Alessandro, in rappresentanza del Forum del Terzo Settore.