Il caso Rupnik dopo aver scosso il Vaticano, agita anche la diocesi di Roma, guidata dal cardinale De Donatis. Il Vicariato prenderà “una serie di provvedimenti”, per quanto le competono, sul caso del gesuita padre gesuita Marko Ivan Rupnik accusato di abusi fisici e psicologici nei confronti di almeno nove suore. Alcune sue vittime lo avevano definito “un aggressore seriale”.
Il Vicariato assicura azioni, ma si dice garantista
In particolare la diocesi di Roma interverrà sugli incarichi che Rupnik ha in Vicariato e sul Centro Aletti che ha sede a Roma. Ma il religioso da anni gode di grande visibilità in tutta la Capitale. Il cardinale vicario del Papa, Angelo De Donatis, pur ritenendo “primario e fondamentale accogliere con profondo rispetto il dolore e la sofferenza di tutte le persone coinvolte in questa vicenda”, chiede che “si proceda secondo una strada certa: noi ministri di Cristo non possiamo essere meno garantisti e caritatevoli di uno Stato laico, trasformando de plano una denuncia in reato”.
Da dove nascono le accuse a padre Rupnik
Il caso era emerso dopo una nota del 5 dicembre è firmata da padre Johan Verschueren – superiore dei Gesuiti – e sostanzialmente confermava gli abusi denunciati dalle varie fonti. Verschueren aggiunge che Rupnik si trova già sottoposto a restrizioni come il divieto di confessare e di accompagnare per esercizi spirituali”. Ma le accuse erano state anticipate dal alcuni blog.
Dalla diocesi di Roma collaborazione con i Gesuiti
Il vicario del Papa per la diocesi di Roma assicura la sua collaborazione alla Compagnia di Gesù e annuncia “provvedimenti” rispetto agli uffici canonici diocesani – gli unici direttamente soggetti all’autorità del cardinale vicario – “di cui P. Rupnik è investito tutt’ora, in particolare quello di Rettore della Chiesa S. Filippo Neri all’Esquilino e di Membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra ed i Beni Culturali”.
Attenzione sul Centro Aletti
Il cardinale vicario del Papa a Roma afferma poi che la diocesi “è altresì consapevole di dover riflettere ed eventualmente prendere provvedimenti rispetto ad un’attività che già da molti anni è stata avviata da P. Rupnik e dai suoi collaboratori anche nel nostro ambito diocesano: si tratta del noto Centro Aletti”, attualmente Associazione Pubblica di Fedeli della Diocesi di Roma, della quale è direttrice Maria Campatelli. Per il resto De Donatis puntualizza che il padre, pur avendo “finora ha avuto un rapporto di carattere pastorale a più livelli con la Diocesi di Roma, non si trova in una posizione di sottomissione gerarchica al cardinale vicario a livello disciplinare ed eventualmente penale”.