Gladio, il maschio di tigre del Bengala accolto al Bioparco, a seguito del sequestro dei Carabinieri Forestali per ipotesi di reato di maltrattamento, oggi è uscito per la prima volta nella grande area esterna a lui dedicata, alla presenza del Comandante delle Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, Gen. C.A. Antonio Ricciardi, del Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa e del presidente della commissione Ambiente di Roma Daniele Diaco”. Il felino, al quale i guardiani del reparto carnivori hanno dato il nome Gladio, è un maschio di tigre del Bengala di otto anni; quando è stato trasferito al Bioparco presentava evidenti sintomi di disagio psicologico, ma soprattutto fisico, dovuto alla malnutrizione. Gli staff veterinario e zoologico si sono immediatamente presi cura dell’animale, sottoponendolo ad accurati monitoraggi veterinari e conseguenti cure. Conclusi i trattamenti veterinari e terminato il periodo di quarantena, Gladio si è ripreso e ora è visibilmente in perfetta forma.
“Qui al Bioparco Gladio ha a disposizione un exhibit di oltre 400 mq, collocato accanto a quello delle tigri di Sumatra”, ha spiegato il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa. “L’area presenta una folta vegetazione, è dotata di una piscina e di ripari naturali. – ha aggiunto Coccìa – Va inoltre sottolineato che oggi il felino ha affondato per la prima volta le zampe nella terra. Sembrerebbe infatti che l’animale sia vissuto in una piccola gabbia, calpestando esclusivamente cemento. La presenza al Bioparco di animali salvati da situazioni di difficoltà costituisce un argomento importante di sensibilizzazione per il pubblico, in particolare le famiglie e il mondo della scuola, nei confronti di tematiche come il maltrattamento, il traffico illegale o l’abbandono degli animali e il fondamentale ruolo delle autorità competenti nella loro tutela.
“Questo animale – ha precisato Coccìa – è nato in cattività, quindi va gestito in una struttura come il bioparco dove daremo lui dignità, non può essere rimesso in natura perché non vivrebbe più di tre giorni”, ha concluso. “Questa è una storia comune a tanti animali che purtroppo non vivono in condizioni loro consone per quello che è la natura”, ha dichiarato il Gen. C.A. Antonio Ricciardi. “Questo si inquadra nell’attività di prevenzione contro il maltrattamento animali. – ha spiegato Ricciardi – Naturalmente, nella prevenzione tutto ciò che non è conforme viene affidata a chi può prendersene cura. Ecco perché questo animale torna qui in un ambiente appositamente attrezzato, grazie alle competenze del bioparco di Roma. Quindi, rimarrà qui in attesa che vengano adottati provvedimenti definitivi, circa il suo futuro. Noi auspichiamo – ha continuato – che possa rimanere qui o comunque essere in condizioni ottimali come quelle presenti qui. Questo, vale per l’esemplare di oggi che riacquista la sua dignità di animale, ma consente anche a noi di acquistare la nostra dignità di esseri umani, responsabili della sua sorte e come questo – ha aggiunto Ricciardi – noi auspichiamo che l’attività di prevenzione sul territorio possa portare ad individuare tante altre situazioni del genere. Questa tigre – ha precisato – era affidata alle cure di un’azienda, un circo, che la utilizzava anche per esposizione e che comunque non è detto che non possa averne la custodia se riuscirà a realizzare queste condizioni ottimali. Tutti i provvedimenti definitivi – ha concluso Ricciardi – sono al vaglio delle autorità competenti”.
A differenza dell’albinismo, in cui l’assenza della melanina è totale (mantello bianco e occhi rossi) nelle tigri come Gladio il mantello presenta la caratteristica striatura delle tigri e gli occhi azzurri. Il colore è dovuto ad una mutazione genetica molto rara in natura. “Sicuramente è un’azione questa che rappresenta una svolta, soprattutto perché questi animali soffrono in strutture dove vengono maltrattati”, ha detto il presidente della commissione ambiente capitolina Daniele Diaco (M5S). “Ecco finalmente le istituzioni danno dei segnali importanti. Questa amministrazione – ha aggiunto Diaco – dà un segnale importante, perché ad oggi questa tigre potrà finalmente avere una vita più dignitosa. Ringraziamo i carabinieri e il bioparco. Da oggi viene aperto un capitolo particolare per questa struttura che secondo la nostra amministrazione deve ospitare sempre più animali che hanno bisogno di aiuto”.