Categorie: Cronaca

Il Papa al Gemelli, il Vaticano ammette la polmonite e si prepara

Erano giorni che circolava la notizia di una patologia grave ai polmoni di Francesco, alla fine la Santa Sede costretta ad ammettere. Perché questo ritardo?

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E’ chiaro che anche in Vaticano ormai ci si prepara al peggio. L’ultimo bollettino della Sala stampa della Santa Sede parla apertamente di “polmonite” per Papa Francesco ricoverato al policlinico Gemelli. E ancora: “L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso”.

Un affanno nella lettura che andava avanti da più di un mese

Dunque, per la prima volta il bollettino medico cita espressamente la dicitura “polmonite bilaterale”, dopo che per giorni questo è stato negato, mentre la voce già circolava da almeno una settimana. Ma nei fatti era da almeno un mese che Francesco respirava male, obbligandolo a far leggere omelie e discorsi a propri collaboratori, la voce evidentemente strozzata e affaticata. Anche ieri il Santo Padre è stato sottoposto a tac al torace e ad analisi cliniche.

La polmonite bilaterale interessa tutto il corpo

Ora bisogna capire se altri organi sono o saranno interessati, come il cuore o i reni. Sono, infatti soprattutto i soggetti più fragili a essere vulnerabili a questo tipo di infezione polmonari: anziani, persone con malattie croniche del tratto respiratorio, bambini piccoli, pazienti immunodepressi, degenti ospedalieri. Di solito si somministrano antibiotici, ma nel caso l’infezione sia virale la terapia deve essere modificata. Era stato consigliato al Pontefice di riguardarsi nelle settimane scorse, ma lui avrebbe preferito continuare a lavorare.

Una comunicazione di basso profilo 

Il fatto poi che l’umore sia buono è un classico della comunicazione vaticana, sta avvenendo adesso ed è già successo in passato con i precedenti pontefici. D’altronde ogni Papa si sceglie i comunicatori che vuole e ora è stato scelto un profilo inizialmente basso, ma che ha ha dato adito a illazioni; per poi ammettere la verità, che, appunto, Francesco ha una polmonite bilaterale.

Che cosa si dice in Vaticano della malattia di Papa Francesco

In Vaticano già si rincorrono voci di veglie, di riunioni pre conclave, conciliabili tra cardinali e vescovi di Curia per cercare come gestire la situazione. E già a chi pensa a un possibile successore. Tutte ipotesi premature e che non trovano ufficialmente nessuna conferma, finora. Certo, la Segreteria di Stato e la Curia rimangono allertate 24 ore su 24. Una cosa è certa: anche il Papa dovesse superare questa crisi vedrebbe le sue condizioni di salute fortemente minate per il futuro, e il Giubileo è solo all’inizio. Proprio ieri è stato firmato un accordo tra il dicastero per la Nuova Evangelizzazione e Aeroporti di Roma per offrire vantaggi ai pellegrini. 

 

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