Il sindaco Raggi sfratta la ‘Casa delle donne’

Dopo 30 anni rischia di sparire la struttura di via della Lungara, a Trastevere. Fallita la trattativa con il Campidoglio

Via la Casa internazionale delle donne. Sfrattata. Il Comune di Roma, infatti, lunedì ha inviato l’avviso alla struttura di via della Lungara. La Capitale rischia quindi di dare l’addio a un’altra realtà sociale molto importante per il territorio e la città, che opera qui da 30 anni.

Nel 1987 il Movimento femminista romano aveva occupato parte del complesso del Buon Pastore (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile), rivendicando la prevista destinazione dell’edificio per finalità sociali, con particolare riguardo alle donne. E’ iniziata una lunga trattativa con il Comune per il restauro e la consegna dell’edificio all’associazionismo femminile.

Nel 1992 il Progetto Casa internazionale delle donne è stato elencato tra le opere di Roma Capitale e approvato dal Comune. La Casa ha deciso di sobbarcarsi tutte le spese ordinarie e straordinarie, dalla ristrutturazione e messa in sicurezza alle bollette. Pagando poi l’affitto al Comune. C’era comunque un debito pregresso che la Casa si è accollata (si dice intorno ai 150 mila euro), che non è mai riuscita a saldare.

Durante l’amministrazione guidata da Ignazio Marino, con il Comune era stato quasi raggiunto un accordo per la ‘cancellazione’ del debito, in cambio di servizi gratuiti offerti alla comunità, in particolare ovviamente nel sociale. E così la Casa ha fatto, con prestazioni socio-sanitarie, psicologiche, legali, di accoglienza e orientamento al lavoro. Un punto di riferimento passato, presente e futuro per il Municipio I, ma una realtà conosciuta, apprezzata e indicata alle donne (e non solo) in difficoltà in tutta Roma.

Con la vittoria del M5s e l’arrivo in Campidoglio di Virginia Raggi e Laura Baldassarre, assessore alla Persona e alla Comunità solidale, dopo un iniziale dialogo, scambio di documenti e confronto su come portare a termine la vicenda, la parte burocratica si è bloccata di colpo. Niente più formalizzazione degli accordi e lettera di sfratto.

“Ci risiamo. Un altro sfratto ad una importante realtà culturale, politica e sociale della nostra città. La Casa delle Donne da 30 anni, oltre ad essere un luogo di partecipazione delle associazioni democratiche e, in particolare femministe, fornisce a tutta la città servizi di valore sociale e culturale. La Raggi fermi lo sfratto al Buon Pastore e il consiglio comunale ritiri la Delibera 140 e approvi una delibera che vincoli a uso sociale il patrimonio capitolino. A tal fine, Sinistra x Roma ha proposto da mesi una proposta di delibera”. Così in una nota Stefano fassina, consigliere di Sinistra per Roma.

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