La Roma di Napolitano, dal Quirinale al Rione Monti

gli ultimi anni nella Capitale, barbiere a casa e poche uscite

Pranzi e cene a base di pesce. Una vita trascorsa nello storico quartiere romano Rione Monti, dove è tornato quando ha lasciato le stanze del Quirinale. Nei suoi ultimi anni l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è concesso poche uscite e sempre in compagnia della moglie Clio Bittoni. Senza però mai rinunciare al barbiere di fiducia. Il ricordo degli ultimi anni dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è impresso nella memoria di molti degli abitanti del centro di Roma. Qui, da Piazza del Quirinale al Rione Monti, l’ex Capo dello Stato è cresciuto e ha trascorso l’ultima fase della sua vita. Gli ultimi anni sono trascorsi tra poche uscite e le visite a casa del suo barbiere di fiducia. “Era una persona spiritosissima, molto intelligente, estremamente loquace. Avevamo appuntamento, qui in via dei Serpenti, ogni quindici giorni, ma negli ultimi tempi faceva fatica a raggiungermi e allora ci vedevamo a casa sua”, ricorda il barbiere Domenico Lo Torto.

Tra le vie del quartiere c’è anche chi parla di lui come di una figura imponente. Si tratta di Tonino, proprietario della salumeria “Delizie di Calabria”. “Prima che diventasse presidente della Repubblica era un nostro abitudinario cliente – racconta -. Poi per questioni di sicurezza legate all’ordine pubblico non è più venuto. Era una persona di grande spessore, un uomo di altri tempi. Si è sempre mostrato disponibile a creare rapporti umani”. Più avanti, su via Panisperna, c’è un ristorante: “Le Tavernelle”. Qui per molti anni una fotografia ha raffigurato l’ex presidente Napolitano in compagnia del proprietario. Ora, da quando il titolare ha lasciato Roma per trasferirsi a Milano, quella foto non c’è più, però il gestore attuale, che allora era un dipendente, ancora la ricorda. “Prima che si trasferisse al Quirinale mangiava qui da noi ogni settimana. Spesso anche con il figlio, quando tornava a casa da Londra. Ormai non lo vedevamo da qualche anno”, aggiunge. E ricorda il piatto preferito del presidente: ravioli alla zarina, una pasta ripiena a base di vodka e salmone.

Specialità che chiedeva anche al ristorante “Rinaldi al Quirinale” dove il proprietario, Daniele Rinaldi, lo accoglieva nei numerosi pranzi e cene istituzionali. “Era un nostro cliente fisso e per tutti noi è sempre stato un piacere servirlo. Lo ricordo come una persona estremamente cordiale ma molto riservata, era capace di mettere a proprio agio i suoi ospiti”, dice. Una persona abitudinaria, dunque, “che in occasione dell’apertura dei seggi, prima o dopo di recarsi a votare alla scuola Cristoforo Colombo, era solito venire qui a prendere il caffè”, ricorda uno dei dipendenti del “Bar Antico caffè del Brasile”, a pochi passi dall’istituto scolastico di via Panisperna. Primo nella storia del Paese a essere stato eletto per un secondo mandato, oggi nelle strade del Rione Monti i residenti lo piangono e lo ricordano come un uomo gentile ma riservato.

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