Il suo capolinea centrale passerà dai Laziali alla Stazione Termini e proseguirà verso Tor Vergata, il Policlinico e l’Agenzia Spaziale Italiana. Con l’obiettivo, in una seconda fase, di arrivare alla Banca d’Italia e all’uscita Torrenova dell’A1. È questo il progetto per il rilancio della ferrovia Termini-Centocelle – una volta Roma-Giardinetti – consegnato al Ministero dei Trasporti in sostituzione di un progetto precedente che risaliva a fine 2018. A darne conto è l’amministrazione grillina in Campidoglio, che ha sottolineato l’impegno di un progetto partecipato con la cittadinanza attraverso il PUMS e che ora – con l’invio al MIT – potrebbe far fare un salto di qualità alla ferrovia urbana che collega il centro di Roma con la periferia est della città.
“Fin dal primo giorno del nostro insediamento ci siamo impegnati per il rilancio e la riqualificazione della ferrovia, adoperandoci, attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, nella redazione di tutti i progetti e rilievi trasportistici a supporto, grazie a Roma Servizi per la Mobilità e a tutto il gruppo di lavoro del PUMS. Abbiamo poi sfruttato i bandi annuali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il finanziamento delle Infrastrutture per il trasporto rapido di massa, per richiedere i relativi finanziamenti.
Con la prima consegna a dicembre 2018 e l’ultima di aggiornamento alla fine del mese scorso – spiega Enrico Stefano, presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale – i prossimi passi saranno la redazione dei progetti, definitivi ed esecutivi, e il bando di gara per i lavori.
Ci vorrà ancora un po’ di pazienza, ma ora abbiamo una solida base, fatta di progetti, relazioni, studi trasportistici e richiesta di finanziamento in una direzione ben precisa: quella della valorizzazione di una infrastruttura su ferro, essenziale per tutta la periferia sud-est della Città”.