Lazio, boom di morti nel 2021, più di 63 mila. Colpa pure del Covid

Oltre 1.500 in più rispetto al 2020. Triplicano le morti per polmoniti, circa l’85% dei decessi per Covid-19 ha più di 85 anni

cimitero Flaminio
cimitero Flaminio

Il Covid-19 ha avuto effetti pesanti nel 2021. Dunque, quante persone sono morte a Roma e nel Lazio? In quell’anno nella nostra regione sono decedute 63.779 persone, contro le 62.161 del 2020 (ricordiamo che i lockdown sono scattati a marzo del 2020). Il picco nel 2021 è ancora più evidente se prendiamo gli anni 2015-2019, con una media di 59 mila morti, scarsi, l’anno. Lo si evince dalle ultime statistiche Istat.

Quante persone sono morte a Roma e nel Lazio nel 2022?

I dati finali del 2022 non sono disponibili, ma, a mano a mano che passano i mesi, passiamo dai 6.548 di gennaio, ai 4.314 di ottobre. Il Lazio nel 2021 è stata la seconda regione a livello nazionale come mortalità, ma ben lontana dalla prima regione, la Lombardia, che ha visto morire ben 108 mila persone (nel 2020 erano state 136 mila). Tra i personaggi famosi morti a Roma nel 2022 ci sono: Monica Vitti, Piero Angela, David Sassoli. Nessuna di queste comunque per Covid-19.

Quali le cause di morte?

L’Istat ci dice che nei primi tre mesi del 2020, le morti per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. Sul totale dei decessi per Covid-19 circa l’85% è di individui di oltre 70 anni. Tra i 50-59enni un decesso su cinque è dovuto al Covid-19. L’incremento dei morti è differenziato per luogo di decesso: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% nelle abitazioni.

Più facili le cremazioni a Roma e nel Lazio 

Il picco di decessi dovuto al Covid e alle malattie ed esso correlate ha fatto letteralmente andare il tilt la ‘filiera’ dei funerali. “Entro aprile 2023, al massimo entro il primo semestre del nuovo anno, assegneremo la gara per nuove linee di crematorio” ha spiegato Alfonsi, intervenendo a margine della cerimonia per il 2 novembre al cimitero del Verano, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri. . “Contiamo poi entro fine 2023, al massimo inizio 2024- ha aggiunto- di avere i nuovi forni con una capacità di cremazione giornaliera di 110 salme. In questo modo i cimiteri romani torneranno ad essere attrattivi anche per la provincia”. “Oltre alle tre nuove linee di cremazione- ha aggiunto Alfonsi- Il problema era garantire fin da subito i tempi giusti per le cremazioni. Da quando siamo arrivati abbiamo già ridotto i tempi di attesa da 90 giorni a 5. Un grande miglioramento”.

Degrado nei cimiteri di Roma

Una cosa è certa: tutti i cimiteri di Roma da anni sono vittime di un costante degrado. A febbraio sono stati stanziati 7 milioni di euro, non tutti però spesi. La manutenzione lascia ancora a desiderare. Al Verano, ad esempio, essa è stata in parte esternalizzata, ma ancora non si vedono i risultati di questa nuova gestione. 

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