LITTLE ROMA – Curiosità e piccole storie della settimana – VIDEO

Trovare un bagno pubblico nei bar non è facilissimo, per il caffè Danesi vola l’export, le ore di lavoro perse in Ama, 300mila assunzioni in più nel Lazio

Nei bar della città è facile imbattersi nel cartello “bagno fuori servizio” o anche “per l’uso del bagno è obbligatoria la consumazione”. Tra le ragioni dei baristi e dei consumatori un antico testo unico sulla sicurezza pubblica che da ragione ai primi. Resta fuori il fattore cortesia.

I produttori di caffè in Italia si fanno una durissima competizione e lasciano poco spazio ai piccoli e a volte storici marchi. E’ il caso di Danesi che però si sta rifacendo sul mercato estero. Danesi caffè è una delle più antiche imprese della capitale. Azienda familiare che ha 120 anni di storia è attiva nell’importazione, torrefazione e per l’appunto esportazione di caffè. Ed è qui che Danesi caffè vanta un fatturato per l’80 per cento realizzato sul mercato internazionale.

In tre mesi il 16,6 per cento delle ore di lavoro dei netturbini è andato perso per assenze sul posto di lavoro. Al primo posto tra le motivazioni ci sono sempre le malattie, il dato è in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma non quanto ci si aspettava visto che ad inizio 2022 c’era ancora l’emergenza Covid, mentre il dato è addirittura peggiore rispetto alla fine del 2022.

La Cgil di Roma e Lazio ha contato 300mila assunzioni in più nella regione. In termini percentuali è un robusto 12 per cento in più, i settori con più richiesta sono stati i servizi alle persona, pubblico impiego, sanità e trasporti. C’è poi la lettura che ne trae la Cgil sulla qualità degli impieghi, con la sottolineatura che il 90 per cento dei nuovi contratti è a tempo determinato

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