Dopo le dimissioni di Monica Lozzi dai M5S, il municipio VII diventa un laboratorio politico. Il risultato non è garantito. Lozzi aderisce al movimento sovranista e anti Ue di Gianluigi Paragone Italiaexit, non perde l’occasione di attaccare su tutti i fronti la sindaca Raggi, ma i M5S nel VII municipio confermano l’appoggio alla minisindaca. Paragone ha un passato a Libero e alla Padania, due giornali che hanno sempre raccolto consensi a destra e, pure contributi pubblici da sempre odiati dai M5s.
Un rebus, un rompicapo degno della Prima Repubblica. “La democrazia interna – ha scritto Lozzi su Facebook – si e’ rivelata una cieca oligarchia” mentre l’informazione “mera propaganda”. Insomma, i M5s per la sanguinaria minisindaca diventano il peggio del peggio. Meglio dunque l’Italexit di Paragone che, proprio all’indomani dell’accordo sul Recovery Fund dopo il coronavirus, chiede l’uscita dell’Italia dall’Ue e dall’euro.
Raggi non ha voluto commentare, mentre lo hanno fatto i M5s in VII Municipio. “Come capogruppo della maggioranza municipale confermo che l’intero gruppo consiliare continuera’ a sostenere il nostro programma elettorale 5 stelle, gia’ completato per oltre il 90%”, dice il capogruppo M5s in VII Municipio Roy Andrea Guido. “La Giunta portera’ a ultimazione il suddetto programma in questi ultimi mesi di mandato municipale – aggiunge – Questo e’, e restera’, il miglior governo su Roma da molti anni a questa parte, con una maggioranza mai spaccata (a differenza delle opposizioni) e gli obiettivi in larga parte gia’ conseguiti”. Argomentazioni che hanno suscitato le critiche di tanti sui social.
Il Pd attacca. “A Roma e’ ormai evidente il disfacimento del movimento 5 stelle a guida Raggi, dopo il IV municipio perdono il VII – dice il segretario del Pd di Roma Andrea Casu – Per quanto riguarda la presidente Lozzi tragga le conseguenze del suo fallimento amministrativo e politico e si dimetta. Piu’ che Italexit in VII municipio serve un Lozziexit”.