Marcia su Roma: chiuso cimitero Verano per evitare cerimonie ‘nostalgiche’

Cpi protesta: Un gesto indegno

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Il cimitero del Verano chiuso per motivi di ordine pubblico, e Casapound s’indigna.

Oggi, in occasione del centenario della marcia su Roma, il Cimitero monumentale di Roma è stato chiuso con ordinanza prefettizia per l’intera giornata per motivi di ordine e sicurezza pubblica e sorvegliato a vista da un presidio di forze dell’ordine, con l’obiettivo di evitare manifestazioni o commemorazioni ‘nostalgiche’. Un provvedimento che non è andato giù alla formazione di estrema destra, una cui rappresentanza di circa 50 militanti in tarda mattinata si è recata al cancello d’ingresso della struttura per entrare e rendere omaggio alla cappella dei ‘Martiri della rivoluzione fascista’, salvo poi trovare i sigilli.

“Un gesto indegno che si ripercuote anche sulle tante famiglie che oggi avrebbero voluto portare un omaggio ai propri cari”, il tweet dell’account ufficiale di Casapound Italia, accompagnato da un video del portavoce Luca Marsella: “È assurdo, il prefetto ha chiuso l’intero cimitero solo per impedire a noi di deporre dei fiori davanti a una cappella di martiri italiani nella ricorrenza del 28 ottobre, e così facendo restano fuori anche le persone venute per rendere omaggio ai propri cari. C’è un dispiegamento delle intere forze di polizia di Roma, forse hanno paura di questi morti…”, le parole di Marsella. “Faccio un appello al Governo, perché tutto questo è inaccettabile: si parla di democrazia e libertà e poi si chiude un intero cimitero per impedire a noi di posare un mazzo di fiori”.

Per il portavoce di Cpi “è chiaro che noi oggi questa ricorrenza la faremo uguale, non vogliamo creare disordini e mostriamo ancora una volta senso di responsabilità per non essere strumentalizzati, ma quei cancelli chiusi sono veramente una vergogna”. Alla fine, gli esponenti di Casapound hanno deposto una corona di fiori all’esterno del cimitero, davanti ai cancelli, per ricordare i morti di via Acca Larentia, dove nel 1978 due militanti del Fronte della Gioventù furono uccisi da un commando di estrema sinistra.

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