Cortocircuito anche nella comunicazione dei disagi. L’ira dei pendolari
Una giornata da incubo. Basterebbero queste quattro parole per raccontare, con una sintesi estrema, la giornata sulla metropolitana A di Roma. Una giornata caratterizzata da stazioni chiuse, navette sostitutive e un servizio a singhiozzo che ha fatto letteralmente imbufalire l’utenza. Ma andiamo per gradi.
Da lunedì 4 luglio, la Metro che collega Anagnina e Battistini chiude alle ore 21:00. Una chiusura di ben 18 mesi motivata dalla necessità sostituire i binari esistenti.
Ieri sera un tweet di Infoatac alle 20,42 informava sul “servizio limitato alla stazione di Ottaviano, causa inconveniente tecnico tra le stazioni di Valle Aurelia e Cipro”- Regolare la tratta tra Ottaviano e Anagnina, che da lì a breve sarebbe stata servita dai bus sostitutivi:
Alle 5,26 di questa mattina una comunicazione ufficiale di Atac ha rassicurato tutti, prendendo come riferimento il vecchio tweet: servizio ripreso sulla linea a risoluzione del problema segnalato la sera precedente.
Ma alle 6,05 il colpo di scena, il servizio è attivo solo tra Anagnina e Ottaviano, per il resto della tratta sono attivi bus sostitutivi:
Comprensibile la rabbia dell’utenza, che sui social ha espresso tutto il proprio disappunto:
Finito qui? Nient’affatto. In pieno orario clou, prima dell’apertura di tanti uffici in concomitanza con l’inizio delle scuole, si ferma anche la stazione Manzoni, chiusa al pubblico che viene invitato a recarsi alle stazioni di San Giovanni o di Piazza Vittorio: