Metro B, USB: troppo facile linciaggio macchinista

I sindacati di base si lanciano contro le scarse misure di sicurezza adottate da ATAC. Ma il macchinista rischia grosso..

Nuove contestazioni per il macchinista del treno della metropolitana che, mercoledì scorso, ha trascinato una donna rimasta incastrata tra le porte del convoglio. Le indagini a carico del conducente non riguardano più il solo reato di lesioni colpose ma anche la violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo stesso indagato potrebbe essere ascoltato a breve in procura dai magistrati. Intanto, l’intenzione degli inquirenti è quella di disporre una consulenza tecnica sul treno -sotto sequestro- per accertare se il mezzo fosse stato sottoposto a regolare manutenzione e se il sistema di allarme e sicurezza fosse a norma.

 

“L’azienda Atac versa in notevole criticità dopo anni di malagestione e di mancati investimenti oggi la stessa naviga alla deriva esposta ad ogni tipo di attacco, specialmente per chi ha forti interessi nella privatizzazione di una delle aziende di trasporto pubblico più grandi di Europa. Da anni i dipendenti si sono fatto carico delle inefficienze aziendali e solo grazie alla loro esperienza e alla loro buona volontà fanno fronte ai disservizi giornalieri; anche questa volta di fronte a questo tragico incidente, come di consueto, si rincorre al linciaggio mediatico di un presunto colpevole senza porsi i limiti degli attuali sistemi di sicurezza”. Lo dichiara in una nota Michele Frullo di Usb Lavoro Privato Roma.

 

“USB augura una pronta guarigione alla signora coinvolta nell’incidente del 12 luglio alla fermata di Termini – continua la nota – ma riteniamo: vergognoso e irresponsabile da parte aziendale lasciare un proprio dipendente alla gogna mediatica e scaricare su di lui le inefficienze aziendali; vergognoso e irresponsabile da parte del comune permettere che Atac e il suo personale siano abbandonati a se stessi da un anno senza riuscire a trovare una soluzione se non quella di scaricare le responsabilità sul personale;

vergognoso e irresponsabile è chi ha permesso che le immagini riprese dalle telecamere interne siano giunte ai mezzi d’informazione nonostante ci siano delle indagini in corso; vergognosi e irresponsabili sono quei mezzi d’informazione asserviti alle lobby padronali solo per i propri interessi e non per quelli dei cittadini. Dall’accordo di luglio 2015 abbiamo denunciato e scioperato perché con l’aumento dei carichi di lavoro vengono a mancare i giusti tempi per un giusto recupero psicofisico e si pregiudica la sicurezza di utenti e lavoratori. Per questo il 20 luglio USB sciopererà proprio perché solo con servizio pubblico e i giusti investimenti si può mantenere un servizio qualitativamente sicuro ed efficiente”.

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